Anno XX
Numero 3
Settembre 2008

Protezione massima per il tetto

Il tetto bioedile ventilato unito al sughero biondo in granuli e pannelli offre il massimo comfort termo-igrometrico e acustico

Le coperture sono fondamentali per l’isolamento termico e acustico.

L’ideale è dunque provvedere al loro isolamento con un materiale come il sughero che svolge contemporaneamente entrambe le funzioni. Senza lesinare troppo sugli spessori, di modo che la coibentazione possa supplire alle carenze anche di una eventuale struttura leggera di legno, o di un manto di copertura metallico. Questo renderà il comfort climatico e acustico avvertibile anche nel sottotetto, in tutte le stagioni e in ogni condizione atmosferica (pioggia, grandine, ecc.).

Per quanto riguarda la protezione acustica, non esistono limiti di legge al rumore proveniente dall’esterno attraverso le coperture.

E’ oppinione condivisa tra i tecnici acustici di utilizzare gli stessi parametri alle facciate per quanto riguarda l’indice di fonoisolamento dai rumori aerei (D2m,nTw), ma si tratta pur sempre di un parere tecnico: i punti di riferimento sono il buon senso e il grado di comfort-qualità che si intende ottenere. Molto dipende, lo accennavamo, dalla struttura portante e dal tipo di manto esterno.

Nel caso di strutture lignee è a dir poco improbabile che un comune pannello isolante sintetico possa garantire una sufficiente protezione dai rumori aerei e impattivi più fastidiosi (sorvolo di velivoli e grandine), se poi si è previsto un manto esterno di tipo metallico anche la normale pioggia può diventare un problema.

La soluzione sta nell’incrementare la massa del pacchetto isolante, obiettivo raggiungibile con l’azione combinata di spessore e materiale fonoisolante. Il sughero biondo naturale, leggero ma con una densità elevata, è il più indicato.

Equilibrio termo-igrometrico

Dal punto di vista termico, la copertura è la principale via di fuga del calore durante la stagione invernale, mentre protegge dall’insolazione in quella estiva. L’efficienza del “pacchetto tetto”, al pari di quella delle pareti perimetrali, determina le prestazioni energetiche dell’edificio (dal tetto si disperde fino al 35% del calore) e non a caso per la sua riqualificazione (che permette di risparmiare fino al 20% sulle spese di riscaldamento) è possibile accedere agli incentivi previsti dalla legge Finanziaria.

E’ insomma una struttura che contribuisce tutto l’anno al corretto equilibrio termo-igrometrico interno dell’edificio e per questa ragione il suo isolamento richiede una particolare attenzione progettuale. Una soluzione ottima e molto praticata è quella del tetto bioedile ventilato, che sfrutta il potere isolante dell’aria in aggiunta al materiale coibente. Questa tecnica garantisce la circolazione dell’aria nel sottomanto e permette la smaltimento dell’umidità interna così come evita l’accumulo di calore durante i mesi più caldi.

Inoltre, la dispersione del vapore e dell’umidità lascia integra e costantemente asciutta la sottostruttura del tetto, prevenendo muffe e condense che possono inficiare la fruizione del sottotetto o della mansarda.

Ovviamente l’isolante di una copertura bioedile deve essere traspirante, in modo da collaborare attivamente con il resto della struttura nella regolazione dell’equilibrio termo-igrometrico; deve inoltre avere un alto valore di smorzamento e di sfasamento del flusso termico per funzionare al meglio in tutte le stagioni.

I materiali preferibili sono i cosiddetti isolanti passivi; ad esempio il sughero che oltre ad avere tutte le caratteristiche citate è un materiale ecologico che dura nel tempo e resiste perfettamente alle sollecitazioni anche meccaniche a cui è sottoposto l’isolante nella copertura. Anche nella fase di impermeabilizzazione non bisogna contrastare la funzione di regolazione termo-igrometrica, ad esempio utilizzando una membrana che sia resistente agli strappi ma anche traspirante ed ecologica.

Il vantaggio del sughero biondo naturale rispetto a tutti gli altri materiali è quello di funzionare sia come isolante termico sia come isolante acustico. Inoltre è sano ed ecologico. Quello certificato da Coverd, è solo sughero biondo “purissimo”, sottoposto a procedimenti di bollitura e vaglio per essere ripulito da residui legnosi, terra e polvere, tutti elementi che possono favorire l’insorgere di fenomeni degradanti come i più comuni, muffe parassiti.

Nella tecnica del tetto bioedile ventilato, i pannelli di sughero biondo SoKoVerd.LV vengono posati sull’assito o sulla falda cementizia in un doppio strato incrociato prima della listellatura con cui si crea la camera di ventilazione.

In alternativa ai pannelli può essere usato il sughero in granuli SugheroLite, versato a secco in spessore abbondante e opportunamente chiuso da una seconda listellatura. L’abbinamento SugheroLite e pannelli SoKoVerd.LV offre il massimo dell’isolamento e del comfort termo-igrometrico.

Diana Verderio