Anno XX
Numero 3
Settembre 2008

Cappotti: la qualità dipende dall’isolante

Una volta deciso che questo è l’intervento giusto è illogico risparmiare sui materiali, che tutto sommato incidono poco nel costo complessivo. I vantaggi della soluzione con sistema BioVerd

La realizzazione di un cappotto isolante serve per risolvere i problemi causati dalla carenza di coibentazione (compresi i ponti termici nascosti a livello strutturale) e ridurre a monte il fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento.

E’ un tipo di coibentazione che migliora l’inerzia termica dell’edificio e aumenta la temperatura degli strati superficiali della struttura edilizia. Una volta deciso per questo tipo di intervento, l’attenzione va posta tutta sulla scelta dell’isolante con tre obiettivi:

  • la bontà del risultato
  • il benessere termo-igrometrico
  • la durata nel tempo

A questo proposito è bene tenere presente che l’incidenza del costo dell’isolante è limitata rispetto all’intervento nella sua complessità, meglio quindi prendere in considerazione materiali di ottima qualità e valutare la presenza di spessori importanti.

Fatti bene i conti è facile capire che il materiale in sé e lo spessore incidono poco nella spesa complessiva perché i costi fissi rimangono invariati (manodopera, ponteggi, finiture) mentre i vantaggi in termini di benessere termo-igrometrico, durabilità e risparmio energetico sono notevolmente maggiori se si sceglie un isolante ad alte prestazioni, traspirante ed ecologico.

Per quanto riguarda lo spessore, raddoppiando lo strato si può migliorare la resistenza termica della parete del 100%, mentre il costo aumenta solo del 10-15%; va però tenuto presente che oltre un certo limite non è conveniente andare (lo spessore dell’isolante non è direttamente proporzionale alla diminuzione della trasmittanza della parete) e anzi si va incontro a problemi di tipo tecnico-costruttivo.

La tecnica del cappotto richiede materiali performanti aventi ottime caratteristiche meccaniche e tecniche per resistere agli agenti atmosferici e per consentire una posa adeguata. Un’altra caratteristica importante è la permeabilità al vapore dell’isolante, necessaria per permettere all’edificio di “respirare” e raggiungere una situazione di ottimale equilibrio termo-igrometrico.

Se poi il materiale impiegato è anche fonoisolante, l’intervento a cappotto porterà benefici aggiuntivi sotto il profilo acustico. I pannelli di sughero biondo naturale di Coverd hanno tutte queste caratteristiche e in aggiunta sono facili da usare e sagomare senza il rischio che si frantumino. Inoltre sono ecologici e non incidono sul problema della gestione dei rifiuti inquinanti in cantiere.

Progettato in modo specifico per l’isolamento a cappotto è SoKoVerd.XL, uno strato isolante costituito da pannelli di sughero biondo naturale ad elevato spessore supercompresso ad alta densità.
La granulometria del sughero è di 4/8 mm e lo spessore complessivo di SoKoVerd.XL  va da 8 fino a 20 centimetri.

Geom. Massimo Murgioni