Anno XVII
Numero 2
Maggio 2005

Domanda & Risposta

Vivace e interessante il dibattito tra il pubblico e i relatori

Sono state numerose, compatibilmente con il poco tempo a disposizione, le domande che i partecipanti al seminario hanno rivolto ai relatori. Riportiamo qui di seguito gli interventi e le risposte, tutti molto interessanti.
Speriamo di non avere tralasciato qualcosa e, nel caso, ci scusiamo.

D. “Esiste una giurisprudenza in tema di acustica?”
R. (dottor Raimondi):
“In realtà ci sono sentenze che dicono una cosa e l’altra.
Al momento è ancora difficile individuare un indirizzo preciso, anche perché molte questioni di importanza significativa sono tuttora in corso. Di sicuro si è capito che la tendenza della giurisprudenza è di considerare un diminuito valore dell’immobile piuttosto che un risarcimento del danno subito e di imporre lavori di ripristino difficilmente eseguibili”.
I temi del contenzioso legale e delle valutazioni acustiche, per la loro attualità, sono quelli che ha suscitato il maggiore interesse tra gli addetti ai lavori.
D. “So che i Comuni stanno cominciando a muoversi e a chiedere le documentazioni acustiche.
Com’è la situazione in giro?
R. (dottor Raimondi):
“E’ quella che lei ha anticipato con la sua domanda: gli Uffici tecnici comunali si stanno organizzando e hanno cominciato ad applicare la legislazione acustica.
Diciamo che negli ultimi tre anni abbiamo assistito a un vero e proprio boom delle richieste di valutazione d’impatto acustico. Parallelamente sono aumentati i casi di contenzioso approdati in tribunale”.
D. “Come facciamo a valutare la maggior qualità in fase di acquisto di un immobile?
Mi spiego meglio: la signora Maria quando compra la casa chiede la ceramica di qualità, ma non si preoccupa dell’isolamento. Sarebbe importante far capire all’acquirente che cosa significa avere una casa isolata termicamente e acusticamente. Bisognerebbe sforzarsi di più di far capire…”
R. (geometra Sabbadini): “L’immagine che diamo è legata alla lunga e documentata affidabilità, alla sicurezza e alla qualità che siano in grado di fornire. Far capire all’acquirente l’importanza degli aspetti tecnici?
Sì, certo. Proprio per questo abbiamo imboccato la strada del Libretto dell’edificio, che in pratica consiste nel poter consegnare all’acquirente la documentazione dettagliata, anche fotografica, di come è stato realizzato l’edificio e di quali materiali sono stati impiegati”.
D. “Quali sono i problemi che stanno più a cuore a chi compra casa?”
R. (geometra Sabbadini)
“Per quanto riguarda il CCL, posso dire che in un sondaggio fatto negli anni Ottanta tra i nostri acquirenti, il problema maggiore risultava essere il rumore.
Sulla scorta di questo dato, stiamo cercando già da diversi anni di dare una direzione ben precisa al nostro operato. Da parte nostra ci deve essere sempre la preoccupazione di anticipare i problemi”.
D. “Cosa deve fare un acquirente per poter stare tranquillo?”
R. (dottor Raimondi)
“La prima cosa è diffidare dei venditori.
Non nel senso di non fidarsi tout court, ma di non demandare il proprio investimento a un mero aspetto di vendita.
Pensate all’assurdità di questa situazione: se io compro una radiolina a transistor da dieci euro, mi trovo per le mani un libretto di istruzioni di venti pagine tradotto in otto lingue diverse.
Se invece compro una casa da duecentomila euro, non mi vedo dare nemmemo la piantina dell’impianto elettrico.
Non c’è un po’ di sproporzione secondo voi?
D. “Questa di oggi è una platea particolare, che registra la presenza di diversi rappresentanti del mondo cooperativo.
Ne approfitto allora per sottolineare l’importanza del coinvolgimento partecipativo dei soci. Lo sforzo delle cooperative deva andare in questa direzione…”
R. (geometra Sabbadini)
“Il nostro compito è anche quello di far socializzare le famiglie e rendere i soci partecipi del progetto costruttivo.
Questo aspetto è per noi fondamentale. Altro aspetto fondamentale è proporre case a costi accessibili. Noi non invitiamo i nostri soci a costruire la casa al miglior prezzo, ma la miglior casa possibile al prezzo più contenuto possibile. Ciò è possibile perché il prezzo complessivo finale è dato dalla sola sommatoria di tutti i vari costi”.