Anno XXII
Numero 3
Settembre 2010

Tetto bioedile ventilato

Inerzia termica, sfasamento e attenuazione dell’onda termica entrante, sono i vantaggi principali di una copertura ventilata ai fini del comfort abitativo. Le prestazioni però dipendono dalla stratigrafia del sistema di copertura e dalla qualità del materiale isolante

In una casa bioclimatica che adotta un sistema di isolamento in Bioedilizia, l’insieme degli elementi di separazione tra l’ambiente confinato e l’ambiente esterno funziona come una terza pelle (la prima è la pelle naturale e la seconda sono i vestiti).

Esattamente come una pelle, l’involucro costituito da pareti e coperture deve proteggere e far respirare la casa, mantenendola calda nella stagione invernale e fresca in quella estiva. Nello svolgimento di questa funzione protettiva, è fondamentale il ruolo svolto dalla copertura, che non a caso incide nel bilancio energetico globale per quasi il 50% dell’intero involucro e risulta determinante nel processo di classificazione energetica.

Le coperture  devono essere isolate termicamente tenendo conto che, a differenza delle pareti verticali, il tetto ha anche la funzione di impermeabilizzare l’edificio e che la sua superficie, inclinata o piana che sia, è quella maggiormente irraggiata dal sole. Il tetto svolge anche una funzione di protezione acustica particolarmente importante nelle zone urbane per la difesa dai rumori del traffico e addirittura fondamentale nelle vicinanze degli aeroporti.

L’isolamento acustico deve prevedere anche i rumori impattivi causati dagli elementi atmosferici (pioggia e grandine) in particolare in presenza di coperture leggere e manti metallici.

Usare un materiale con proprietà termiche e acustiche come il sughero biondo naturale è una scelta economicamente conveniente.

Isolamento termoacustico

L’isolamento termoacustico di una copertura va concepito come un sistema dove il risultato finale è dato dal concorso di più elementi, non come la semplice posa di uno strato isolante. Un tetto viene definito caldo quando è isolato in falda, freddo quando invece lo strato isolante è collocato sull’estradosso dell’ultimo solaio.

Negli edifici di nuova costruzione si tende a isolare in falda per poter usare il sottotetto, nelle riqualificazioni può essere invece necessario intervenire sul solaio per non dover smantellare l’intera copertura.

In questo secondo caso, tutto è più semplice e la soluzione può essere rappresentata da un robusto strato isolante di sughero biondo naturale in granuli SugheroLite, facile da posare in piano ed economico.
Sia nel caso di copertura piana che inclinata, i principali requisiti che un buon sistema di copertura deve soddisfare sono:

  • controllo del flusso di calore in entrata e in uscita attraverso la presenza di uno strato isolante;
  • controllo della formazione di condensa interstiziale mediante ventilazione o tramite il controllo dell’aggiunta di uno strato di diffusività al vapore;
  • controllo dell’impermeabilizzazione all’acqua per mezzo dell’elemento di tenuta.

La necessità di prevenire il surriscaldamento nei mesi estivi e di regolare l’umidità negli elementi della copertura ha favorito la diffusione del tetto ventilato, che diventa tetto bioedile ventilato (come lo chiamiamo in Coverd) quando il pacchetto isolante è costituito da materiali di derivazione naturali come il sughero biondo naturale. Tecnicamente, una copertura è ventilata quando nella successione degli strati viene prevista un’intercapedine di ventilazione collocata tra l’isolamento termico e il rivestimento. Il significato è quello di sfruttare il più possibile la massa termica dell’elemento strutturale, oltre a proteggerlo dalle temperature elevate.

Una corretta ventilazione riduce dal 20 al 40% i carichi estivi agenti sulla copertura. Durante l’estate la copertura irraggiata trasmette il calore al materiale isolante. Il calore si trasferisce poi alle strutture portanti del tetto e all’interno dell’edifico innalzando la temperatura con riflessi negativi sul comfort abitativo. Grazie alla ventilazione, l’aria fresca che arriva dalla linea di gronda si riscalda nell’intercapedine per effetto dell’irraggiamento, diventa più voluminosa e leggera fuoriescendo dal colmo e sottraendo il calore accumulato dal materiale di copertura.

I vantaggi che offre una copertura ventilata nella stagione estiva sono aumento dell’inerzia termica, sfasamento e attenuazione dell’onda termica entrante.
Ciò risulta fondamentale ai fini del comfort abitativo interno e nel limitare il ricorso a impianti tecnologici per il raffrescamento. In inverno, a causa delle temperature basse, nella struttura del tetto possono verificarsi fenomeni di condensa, causa di muffa, umidità e gocciolamenti.

La ventilazione del pacchetto di copertura fa sì che l’isolante rimanga asciutto, riducendo così la creazione di condense dovute anche alla presenza della membrana impermeabilizzante sull’isolante e garantendo la durata nel tempo degli elementi costruttivi del tetto.

Le prestazioni del tetto bioedile ventilato variano in relazione alla stratigrafia di pacchetto utilizzata e al materiale isolante.

La ventilazione sotto falda trasporta l’aria umida e ne consente lo smaltimento verso l’esterno. Per questo motivo è sempre meglio utilizzare uno strato isolante ad alta densità, il più possibile traspirante, non igroscopico e un manto di copertura permeabile al vapore. L’isolante deve inoltre avere un alto valore di smorzamento e di sfasamento del flusso termico per funzionare al meglio in tutte le stagioni.

I materiali da preferire sono i cosiddetti isolanti massivi e passivi, come per esempio il sughero biondo naturale SoKoVerd, che oltre ad avere ottime proprietà di isolamento termico e acustico è un materiale ecosostenibile creato dalla natura,  che dura nel tempo e resiste alle forti sollecitazioni meccaniche a cui normalmente è sottoposto un isolante di copertura. Coverd è specialista del tetto bioedile ventilato con la sua gamma di prodotti naturali, come il sughero biondo in granuli SugheroLite, i pannelli SoKoVerd e le soluzioni tecnologiche collaudate in oltre 25 anni.

Dott. Alberto Manzoni