Anno XXII
Numero 3
Settembre 2010

Comfort termoigrometrico e acustico interno

L’isolamento dei sottofondi e delle pareti divisorie influenza il benessere abitativo e l’efficienza energetica degli alloggi. I materiali isolanti di derivazione naturali risolvono le esigenze bioclimatiche degli edifici a basso impatto ambientale abilitando l’adozione di dispositivi tecnologici ad alto rendimento

L’isolamento termico dei sottofondi e delle pareti divisorie tra alloggi è molto importante ai fini dell’equilibrio termoigrometrico e del risparmio energetico delle abitazioni.

Anche se non incide direttamente sulle prestazioni dell’involucro dell’edificio, questo aspetto determina il comfort degli spazi interni e influenza l’efficacia degli impianti di riscaldamento. Un corretto isolamento delle strutture interne (pareti e solai) e dei sottofondi garantisce infatti la regolazione dell’umidità relativa, la qualità dell’aria ed evita furti di calore tra ambienti riscaldati in modo differente.

Pareti divisorie e solai sono inoltre i punti critici dell’isolamento acustico (vedi DPCM 5/12/97 sui requisiti acustici passivi degli edifici), da questo punto di vista l’impiego di isolanti termici che proteggono anche dai rumori permette un notevole risparmio.

La temperatura media radiante di un ambiente determina la sensazione di benessere. Da questo punto di vista, l’isolamento delle pareti divisorie interne e dei sottofondi non solo determina il comfort abitativo, ma permette anche di ottimizzare la scelta e il funzionamento dei sottosistemi di emissione del calore per la climatizzazione. Un problema tipico degli ambienti riscaldati con impianti a radiatori tradizionali è la presenza di aria eccessivamente secca. Il semplice riscaldamento dell’aria comporta infatti una riduzione della sua umidità relativa con conseguenze negative sul comfort.

Questo inconveniente può essere risolto con impianti di riscaldamento radiante, una soluzione ottimale per edifici a basso impatto ambientale ed alta efficienza energetica, sicuramente tra i più adatti a garantire le migliori condizioni di comfort ambientale. Gli impianti a pannelli radianti a pavimento non prevedono corpi scaldanti visibili (cosa che permette di recuperare spazio negli ambienti e una maggiore libertà nelle scelte d’arredo) e trasmettono il calore soprattutto per irraggiamento. Questo consente di ottenere una temperatura verticale uniforme all’interno dei locali, senza i fastidiosi spifferi freddi sulle caviglie o le vampe di caldo negli strati più alti; si evita inoltre la formazione di moti d’aria convettivi che favoriscono la circolazione di polvere.

Un ulteriore vantaggio è dato dalle superfici di scambio termico molto estese (tutta la superficie dell’alloggio), cosa che riduce i salti termici necessari a mantenere le temperature volute. In inverno, l’acqua calda può essere prodotta a una temperatura compresa tra i 28 e i 40 °C, abilitando l’uso di dispositivi ad alto rendimento come pompe di calore o caldaie a condensazione.

L’adozione di un sistema di riscaldamento a pannelli radianti a pavimento si sposa perfettamente con l’isolamento termoacustico dei sottofondi con materiali di derivazione naturali per un edificio ad alta efficienza energetica, basso impatto ambientale e alto comfort abitativo.

La soluzione ottimale prevede la posa delle tubazioni radianti a serpentina su uno strato isolante di pannelli di sughero biondo naturale SoKoVerd, o sull’impasto SugheroLite+KoGlass, accoppiato al materassino anticalpestio in lana di pecora KoSep.L o KoSep.LIR a elevate prestazioni termiche e acustiche.

Questo intervento permette anche di risparmiare centimetri preziosi nella stratigrafia del sottofondo perché i tubi radianti possono essere agganciati direttamente al sughero senza il ricorso a ulteriori pannelli isolanti. Le tubazioni posate sul pacchetto isolante vengono inglobate nel massetto di sabbia e cemento del sottopavimento, formando in questo modo una omogenea e ampia superficie radiante.

I divisori delle unità abitative all’interno di uno stesso edificio devono avere una trasmittanza U inferiore a 0,8 W/m2K. Lo stesso vale per le pareti confinanti con locali non riscaldati. Il contenimento della trasmittanza di queste strutture contribuisce all’efficienza energetica perché limita i furti di calore che possono verificarsi tra locali caldi e locali freddi, ma anche tra appartamenti riscaldati e appartamenti non riscaldati (si pensi a un condominio dove alcune unità abitative restano inoccupate per periodi lunghi).

Le partizioni verticali sono inoltre importanti per la protezione dai rumori aerei (DPCM 5/12/97). La necessità di limitare la dispersione del calore e la propagazione del rumore, salvaguardando il comfort termoigrometrico, rende conveniente l’adozione di un isolante con alte prestazioni sia termiche sia acustiche che sia anche traspirante.

Queste caratteristiche convivono negli isolanti di derivazione naturali, sughero biondo, lana di pecora, ovatte vegetali, mentre sono presenti solo in parte nei materiali di sintesi di origine petrolchimica e nelle fibre minerali.
Il fonoisolamento dipende anche dalla massa dell’elemento parete, per cui si dovranno evitare i laterizi forati semplici (foratoni, tramezze e tavelle) puntando su laterizi pieni o semipieni.

Un ottimo divisorio è costituito da una doppia parete di blocchetti fonici NK8L e NK12L con un’intercapedine d’aria rinforzata da materiale isolante.
La stratigrafia massa-molla-massa, ideale per il fonoisolamento, può essere realizzata anche nello strato isolante con la soluzione ovatta-sughero-ovatta e con la lana di pecora.

Dott. Marco Raimondi