Anno XXV
Numero 3
Settembre 2011

Soluzioni convenienti per solai caldi e silenziosi

Il sughero soddisfa ampiamente questo requisito… con un buon risparmio di centimetri.

L’isolamento termoacustico eseguito utilizzando il sughero biondo naturale abbinato al sistema di riscaldamento radiante è il sistema più adatto a garantire le migliori condizioni di comfort abitativo.

La regola di base per migliorare il potere fonoisolante di un elemento costruttivo è quella di aumentarne la massa superficiale. Ciò vale soprattutto per gli elementi monolitici, per esempio un solaio grezzo: poiché serve più energia per far vibrare un materiale pesante e denso rispetto a uno leggero, maggiore è la massa e maggiore è la capacità di attenuare le vibrazioni causate dall’onda sonora incidente. Nel caso dei solai, attraverso cui il rumore si trasmette anche per calpestio oltre che per via aerea, la soluzione migliore per evitare un appesantimento insostenibile delle solette è quella del pavimento galleggiante, un sistema il cui comportamento segue lo schema massa-molla-massa usato anche per migliorare il fonoisolamento degli elementi verticali. Un solaio con pavimento galleggiante è come una parete a più strati disposta in orizzontale, in cui il potere fonoisolante è migliorato dallo strato di materiale fonoassorbente posto nell’intercapedine e dal diverso spessore degli strati (masse) pesanti.

La differenza è che, nel caso dei solai, il materiale isolante inserito sotto il massetto galleggiante deve avere, oltre che una bassa rigidità dinamica, anche buone capacità di resistenza a compressione e mantenere inalterate le caratteristiche di deformazione affinché non si schiacci troppo. Fondamentale ai fini dell’isolamento acustico è che la stratigrafia del sottofondo mantenga una certa “consistenza” ed è impensabile che lo strato isolante anticalpestio  permetta di raggiungere i requisiti di fonoisolamento previsti dalla normativa o una reale situazione di comfort. Fondamentale è anche evitare i ponti acustici e ridurre le trasmissioni laterali del rumore.

Per questo, nei solai come nelle pareti composite, i collegamenti rigidi fra strati diversi o i collegamenti rigidi con le strutture circostanti vanno evitati mediante inserimento di materiali elastici o collegamenti di tipo elastico.

A un solaio sono richieste anche proprietà di isolamento termico e questo aspetto assume particolare importanza in due casi: quando la struttura divide ambienti con temperature molto differenti (per esempio nei solai sopra scantinati o passaggi aperti e sotto i tetti freddi non isolati in falda) e quando negli alloggi è previsto un impianto di riscaldamento a pavimento. In questo secondo caso l’isolamento termico serve infatti a evitare che il potere scaldante delle serpentine poste nel sottofondo si disperda verso il basso. Questo è il motivo per cui gli elementi radianti sono sempre accompagnati da un strato isolante dello spessore di alcuni centimetri, generalmente di polistirolo, da collocare tra il solaio e i tubi stessi.

Questo spessore aggiunto, unito a quello dello strato fonoisolante, rischia però di aumentare eccessivamente l’ingombro del pacchetto sottofondo e di farne lievitare il costo di realizzazione. Il problema può essere affrontato con successo concentrando la coibentazione del sottofondo in un unico strato isolante di sughero biondo naturale che svolge la doppia funzione di isolante termico e acustico, e su cui possono essere ancorati i corpi scaldanti dell’impianto senza bisogno di ulteriori accorgimenti. Ciò è possibile grazie alle caratteristiche uniche del sughero biondo naturale, conosciuto da millenni come isolante termoacustico resistente e duraturo. Il sistema di riscaldamento e di raffrescamento radiante a pavimento è una soluzione ottima per edifici a basso impatto ambientale e alta efficienza energetica ed è certamente tra i più adatti a garantire le migliori condizioni di comfort abitativo.

Il funzionamento si basa sul controllo della temperatura superficiale del pavimento e quindi, vista l’importanza relativa di tali superfici rispetto alle superfici totali interne dell’ambiente, consente di determinati valori ottimali di temperatura media radiante. Mantenendo in ambiente delle temperature medie radianti ottimali è possibile avere comfort termico anche con temperature dell’aria diverse dai valori standard di set-point degli impianti convenzionali: 18°C invece dei 20-11°C invernali e 26-27°C invece dei 24-26°C in estate).

Inoltre, visto che le superfici di scambio sono molto estese, i salti termici necessari a mantenere le temperature desiderate sono molto ridotti: in inverno l’acqua calda può essere prodotta a temperature tra i 3° e i 40°C da dispositivi ad alto rendimento come pompe di calore o caldaie a condensazione. Anche in estate il livello termico dell’acqua refrigerata è superiore a quello da altri tipi di terminali, 16-17°C contro 8-10°C, rendendo possibili risparmi significativi. Un isolamento termoacustico a base di sughero biondo naturale di Coverd abbinato a un impianto di riscaldamento e raffrescamento radiante a pavimento costituisce la soluzione più conveniente dal punto di vista economico che garantisce le migliori condizioni di comfort abitativo.

Isolante termico e isolante acustico di sughero

Lo strato isolante termico e acustico di sughero biondo naturale può essere realizzato sia con il sughero in granuli SugheroLite sia con i pannelli SoKoVerd.LV. Nel primo caso, sulla soletta viene disteso lo strato isolante costituito dall’impasto di sughero biondo naturale in granuli bollito e ventilato SugheroLite di granulometria 4-8mm legato con vetrificante a presa aerea KoGlass. L’impasto, delimitato lateralmente dai muri perimetrali, può avere uno spessore variabile a seconda delle necessità, in ogni caso non inferiore a 5cm e a una completa copertura degli impianti. Sopra la caldana di sughero si posa lo strato termoriflettente KoSep.LIR, un materassino agugliato in lana di pecora accoppiato per pressione e senza impiego di collanti con un film di alluminio puro microforato, che oltre a contenere il calore che si disperderebbe verso il basso svolge anche la funzione di ulteriore strato anticalpestio.

Sopra KoSep.LIR  si posa direttamente la rete su cui sono agganciate le tubazioni mediante apposite clip. Per evitare la trasmissione dei rumori tra il massetto e le pareti verticali si usano le comode strisce di sughero biondo naturale KoFlex, disponibili in diversi spessori. Se invece si usano i pannelli SoKoVerd.LV, la soluzione ottimale è quella di realizzare sulla soletta un riempimento di sabbia-cemento a copertura degli impianti e di posizionare SoKoVerd tra questo e il sovrastante massetto contenente gli elementi scaldanti. Anche in questo caso si useranno lo strato separatore KoSep.LIR di lana di pecora e alluminio e le strisce di separazione KoFlex, queste ultime in aderenza alle pareti per tutta l’altezza del pacchetto di sottofondo.

Diana Verderio