Anno XV
Numero 4
Settembre 2003

Le regole per un ottimo sottofondo

Caldo, asciutto, silenzioso e leggero. Proprio come il sughero.

Un buon pavimento deve garantire l’isolamento termico e igrometrico, deve eliminare i problemi derivanti da rumori di impatto o calpestio e, contemporaneamente, deve essere leggero per non appesantire la struttura dell’edificio.

Il sughero biondo naturale è un materiale che risponde bene a tutte le esigenze dei sottofondi. Inoltre ha ottime caratteristiche di resistenza meccanica e durabilità, cosa fondamentale quando si parla di edifici che devono durare nel tempo ed è ecologico, dunque perfettamente rispondente ai criteri della bioedilizia.
La soluzione principe per realizzare un ottimo sottofondo è rappresentata dall’impasto di SugheroLite + KoGlass. La SugheroLite è un materiale costituito da granuli di sughero biondo naturale bollito e ventilato; KoGlass è il vetrificante di origine minerale, assolutamente atossico, che permette di ottenere un impasto compatto con caratteristiche fisiche accellenti.
La SugheroLite è utilizzabile per spessori superiori ai 4 cm, fino 25-30 cm nel caso di ristrutturazioni. Se lo spessore costituisce un problema tecnico si può ricorrere al sughero biondo naturale in pannelli SoKoVerd.LV, disponibile in granulometrie diverse e in spessori da 1 a 5 cm.
La posa di SugheroLite + KoGlass è semplice e negli edifici nuovi può avvenire subito dopo la collocazione degli impianti tecnologici. Prima di stendere l’impasto, che non richiede l’uso di acqua e ha tempi di posa e stagionatura molto brevi, è opportuno posare sulla soletta un foglio di carta oleata KoSep C, in pura cellulosa non clorata, impermeabile e traspirante.
Una volta posato il sughero in granuli (o in pannelli) bisogna accertarsi che tutti gli impianti elettrici e idraulici risultino ricoperti. In caso contrario, per evitare che il rumore passi attraverso i cosiddetti “ponti acustici”, è indispensabile l’utilizzo dello strato separatore anticalpestio KoSep.F. Questo è costituito da una ovatta sintetica agugliata, termo-apprettata e accoppiata con un film di polietilene.
Ottimo come barriera ai rumori, KoSep.F viene impiegato con buoni risultati anche come rimedio per i disturbi da calpestio quando non è possibile procedere al rifacimento della pavimentazione.
A questo punto è arrivato il momento di scegliere il pavimento vero e proprio. Se si opta per il ceramico, e se non ci sono problemi di portanza, si procede con il classico massetto sabbia-cemento, nel quale è opportuno inserire una rete antifessurazione biorientata KoMax. Attenzione: per evitare che il rumore si trasmetta per via laterale è necessario che il massetto sia separato dalle pareti con un materiale in grado di fare da barriera; per questo scopo sono ottime le strisce in sughero KoFlex da applicare alla base dei divisori verticali.
La piastrellatura conclude l’opera.
Se invece si sceglie il parquet, il massetto sabbia-cemento può essere sostituito con un assito di ripartizione in legno, che ha il vantaggio di essere più leggero e dunque più adatto a ristrutturazioni di edifici datati o a interventi in mansarde e sottotetti. Anche in questo caso, strisce KoFlex alla base delle pareti tra il muro e il parquet.

Angelo Verderio