Correzione acustica ambientale
Gli edifici di oggi, concepiti con strutture sempre più leggere, riducono la capacità di isolamento acustico. Allora bisogna affidarsi a un professionista per “correggere” i suoni.
Il comfort ambientale di un edificio (i bioarchitetti lo chiamano “organismo edilizio”) è legato a una serie di variabili prestazionali che conducono al raggiungimento di quattro fondamentali obiettivi: benessere igrometrico, benessere igienico-olfattivo, benessere luminoso e visivo, benessere acustico.
La condizione di comfort può essere definita come quella in cui un individuo non è condizionato dall’ambiente in cui si trova e non desidera modificare nulla di esso.
In questa logica, in tema di rumore, si pongono le tematiche inerenti il contenimento degli impatti acustici esterni e il miglioramento delle qualità acustiche interne degli edifici, in funzione del loro utilizzo.
Dove la condizione di comfort acustico non è raggiunta, si rende necessario un intervento di “correzione acustica”.
Questo può avere finalità diverse: rendere vivibile un ambiente dove il riverbero provoca fastidio all’udito (si pensi al rimbombo di una palestra o di un locale mensa), migliorare le qualità acustiche laddove l’intellegibilità dei suoni concorre al buon utilizzo dell’ambiente (le aule di una scuola) o ancora, adattare le proprietà acustiche di un ambiente a utilizzi particolari, come nel caso di un cinema, di una sala conferenze, di una sala da concerto o di un teatro.
La prima cosa da fare, dunque, è individuare l’obiettivo che si vuole raggiungere: una sala da concerto richiede caratteristiche acustiche diverse da quelle di una sala conferenze e un teatro d’opera, acusticamente parlando, non è uguale a un teatro di prosa. L’intervento deve poi tenere conto delle caratteristiche architettoniche dell’edificio: forma, altezza, volumetria complessiva, presenza di vetrate o lucernari, caratteristiche tecniche delle strutture: un palazzetto dello sport con campo da gioco e tribuna è diverso da una palestra per il fitness.
La cosa migliore sarebbe affrontare il problema acustico in fase progettuale, ma di frequente la destinazione d’uso viene decisa dopo la realizzazione oppure viene modificata nel tempo.
Chiedere a chi se ne intende
Affidarsi a chi ha esperienza serve per non mancare il bersaglio e non sprecare denaro.
Coverd dispone di uno staff di tecnici competenti in acustica architettonica (con riconoscimento regionale in base alla legge 447 del 26/10/95) che hanno maturato esperienza nelle situazioni più diverse e dispongono delle tecnologie necessarie: moderni strumenti di misura e un sistema software per la gestione dei parametri analizzati fino all’elaborazione di un progetto acustico su misura.
Un aiuto a tutto tondo
La scaletta degli interventi inizia con un rilievo fonometrico iniziale per rilevare i parametri acustici dell’ambiente in esame. In questa fase si prenderà nota anche della morfologia dell’ambiente (finestre, porte, lucernari…), al fine di iniziare lo studio delle migliori soluzioni tecniche.
Il secondo passo è il calcolo dei parametri acustici ottimali in base alla volumetria e alla destinazione d’uso dell’ambiente.
Il terzo consiste nell’elaborazione di un adeguato progetto in funzione dei parametri da raggiungere.
La quarta fase è la realizzazione vera e propria del progetto, con il coinvolgimento di personale specializzato e la sorveglianza (controllo qualità in fase di esecuzione) sulla corretta posa in opera.
Chiude il cerchio il collaudo finale, che i tecnici di Coverd eseguono con gli opportuni rilievi strumentali.
Il confronto dei dati del collaudo finale con quelli del rilievo fonometrico iniziale certificherà il risultato raggiunto.
La scelta dei materiali
Dicevamo all’inizio che in un ambiente il “benessere acustico” deve andare di pari passo con altri “benesseri”: igrometrico, igienico-olfattivo, luminoso e visivo. A questo proposito assume grande importanza la scelta dei materiali e delle soluzioni artistico-cromatiche che rendono più vivibile un ambiente. Se si vuole che lo spazio oggetto dell’intervento risulti salutare oltre che acusticamente corretto, si dovrà optare per materiali naturali e traspiranti.
Se poi si parla di ambienti aperti al pubblico non si potranno trascurare le doti di robustezza e durabilità, oltre che le caratteristiche di resistenza al fuoco previste dalla legge.
Il sughero naturale possiede tutte queste doti e le tecnologie sviluppate da Coverd ne consentono l’utilizzo ottimale anche per le necessità più complesse di isolamento acustico e igrometrico.
I pannelli sagomati in sughero biondo naturale Kontro e SoKoVerd.C1 di Coverd sono utilizzati nelle bonifiche acustiche per interventi sulle pareti o sul soffitto, dove vengono applicati come un rivestimento interno. Si adattano a tutte le superfici e sono disponibili in qualsiasi colore, cosa che consente di ottenere effetti cromatici e artistici in grado di personalizzare ogni ambiente.
Dott. Marco Raimondi