Il sughero, la corteccia che protegge le nostre case
Di tanto in tanto è bene tornare a parlare di questo materiale ecologico per eccellenza e sfatare le “bufale” in circolazione
Parlare così spesso di sughero come facciamo alla CoVerd ci spinge a dare per scontato che tutti sappiano cos’è e da dove arriva questo materiale ecologico per eccellenza.
Poi ci rendiamo conto che sbagliamo a essere così sicuri, soprattutto quando ci capita di ascoltare qualche leggenda metropolitana dettata dall’ignoranza o dalla malafede.
La più comune delle “bufale” in circolazione, che riguarda il legno in generale e il sughero in modo particolare, è che la produzione di questo materiale è frutto del disboscamento incontrollato e causi l’impoverimento del patrimonio forestale. Ora, premesso che oggi la produzione di legname per l’edilizia proviene da boschi “coltivati” (gli alberi sono una risorsa naturale che può essere rigenerata, a differenza del carbone e del petrolio), nel caso del sughero questa affermazione è ancora più falsa in quanto il materiale è il risultato della innocua decorticazione degli alberi (Quercus suber), che in breve rigenerano la loro corteccia. In pratica il sughero è la “pelle” dell’essenza omonima ed è proprio questo particolare che deve aver spinto i nostri antenati ad interessarsi delle sue proprietà, scoprendone i vantaggi. Proprio come la pelliccia di un animale, la corteccia del sughero difende il tronco dagli agenti esterni (caldo, freddo, umidità) e garantisce la traspirazione. In più, anche se alle piante questo serve poco, protegge dai rumori, grazie a un’elasticità e a un peso specifico che ne fanno l’isolante più completo nel dissipamento dell’energia sonora.
Insomma il sughero fa già in natura quello che dovrebbero fare i muri di una buona casa: isolare dal punto di vista termico e creare un’efficace barriera acustica. La polpa della corteccia del sughero viene ripulita e macinata per ottenere un granulato “biondo” dalle forti proprietà coibenti, che può essere utilizzato sfuso (per esempio nell’isolamento delle intercapedini e dei sottofondi) oppure pressato e sfruttato sotto forma di pannelli di vario spessore da applicare alle pareti o al sottotetto.
Pretendere la certificazione e diffidare delle imitazioni
I prodotti certificati di qualità, come i sugheri della CoVerd vengono sottoposti a un processo di bollitura per eliminare eventuali residui legnosi, terra e polvere, tutti elementi che possono favorire l’insorgere di fenomeni degradanti come muffe e parassitosi. Intendiamoci, c’è sughero e sughero: ogni tanto si trovano ancora materiali distribuiti in confezioni anonime, quindi prive della certificazione di qualità che deve essere ben visibile sull’imballo (Legge 10/91 art. 32). Da parte nostra invitiamo a diffidare di questi prodotti, perché si rischia di avere a che fare con un materiale che viene spacciato per “ecologico” ma che in realtà non lo è.
Un esempio: per quanto ecologica possa essere la sua origine, se vuole fregiarsi della classificazione “naturale” (peraltro indispensabile se viene utilizzato nelle costruzioni bioecologiche), il sughero biondo aggregato in pannelli non deve essere legato utilizzando colle sintetiche: l’uso di leganti chimici o artificiali comporta l’emissione di sostanze dannose per la salute, una su tutti la forlmaldeide, e compromette le stesse proprietà del sughero.
La resistenza al fuoco
Di fondamentale importanza per un materiale da costruzione è la resistenza alle alte temperature e il comportamento in caso di incendio.
A questo riguardo va detto che il sughero naturale ha una bassa velocità di combustione, pur non subendo alcun trattamento chimico che lo renda ignifugo.
La CoVerd dispone inoltre di pannelli in sughero per risoluzioni acustiche e bioclimatiche Kontro e SoKoVerd.C1, che fin dal 1989 è stato inserito nella Classe 1 di reazione al fuoco.
La determinazione della classe viene effettuata in laboratori legalmente riconosciuti e successivamente approvata dalla Direzione Generale Protezione Civile e Servizi Antincendi del Ministero dell’Interno, con validità quinquennale.
Se aggrediti dal fuoco, i pannelli di sughero Kontro e SoKoVerd.C1 non propagano la fiamma e non emettono fumi o gas tossici.
Angelo Verderio