Anno XI
Numero 1
Febbraio 1999

Risanare i tetti

Molte volte il risanamento del tetto è reso necessario per eliminare difetti costruttivi.

L’aria calda contenuta nell’edificio tende a salire, per cui attraverso il tetto si ha una forte dispersione termica.
Normalmente la superficie della copertura occupa 1/3 delle superfici disperdenti.

E’ chiaro quindi che migliorando l’isolamento del tetto si risparmiano notevoli quantità di energia, a vantaggio del benessere e del grado di vivibilità umana all’interno abitativo.  Molte volte il risanamento del tetto è reso necessario per eliminare difetti costruttivi.
Per esempio le strutture in legno possono essere intaccate dagli insetti xilofaghi, oppure il legno può marcire a causa di una insufficiente ventilazione.  Nei tetti piani i danni costruttivi sono conseguenze di perdite dell’impermeabilizzazione o dei raccordi.  La struttura del tetto può essere soggetta ad assorbimento di vapore acqueo con formazione di condensa.
Comunque ogni qualvolta si rende necessario un risanamento, bisognerebbe verificare se nel contempo non sia possibile migliorare anche l’isolamento termico.

Quali sono i criteri da considerare per un risanamento?
Per il risanamento dei tetti bisogna considerare principalmente criteri di ordine fisicocostruttivo.
Nel caso di locali abitati a diretto contatto col tetto (sottotetti abitati), il tetto deve assolutamente essere impermeabile all’aria, ma permeabile al vapore, il che permette di ridurre le perdite termiche per il ricambio d’aria e di evitare correnti d’aria spiacevoli.
Inoltre un tetto impermeabile all’aria impedisce all’aria calda e umida l’uscita nella struttura fredda del tetto e viene quindi evitata la formazione di condensa.
Il “sottotetto freddo e ventilato” di un tetto in pendenza in uso nel passato non presentava questi problemi.  Ma oggi i sottotetti vengono spesso recuperati come spazi abitativi.  Si richiede perciò agli specialisti un modo nuovo di realizzarne la copertura.

Una grande percentuale di edifici costruiti negli ultimi anni presenta ancora  troppi punti permeabili all’aria nella struttura del tetto.
Spesso si eseguono risanamenti durante il periodo di garanzia, per lo più evitabili con una corretta progettazione e con una corretta esecuzione dei dettagli.
L’obiettivo principale dovrebbe essere un buon isolamento termico.
Per i sottotetti abitabili è necessario anche prestare attenzione all’isolamento acustico della superficie del tetto specie in zone di intenso traffico aereo e stradale.  Per la protezione contro l’umidità bisogna distinguere tra tetto caldo e tetto freddo.  A seconda del caso variano i criteri fisicocostruttivi.

Per raggiungere un buon isolamento termico ed evitare la formazione di condensa, un materiale adatto è il sughero.
Un materiale naturale, sano e non inquinante, che è completamente impermeabile all’acqua, ma permeabile al vapore.
Con una corretta tecnologia d’applicazione, si riducono soprattutto le perdite termiche dovute al passaggio di correnti d’aria.
L’impiego di sughero biondo naturale, sia in granuli sia in pannelli, elimina infatti l’inconveniente principale di altri tipi di isolante che necessitano di listoni di spessoramento sui quali ancorare il tetto. Lo strato isolante, in questi casi, risulta intervallato da listoni che creano dei ponti termici da dove filtra l’aria.  Neppure la formazione di condensa viene così del tutto evitata. Sull’isolamento con pannelli di sughero biondo naturale superkompatto a grana fine 2/3 mm SoKoVerd. LV, invece, è possibile gravare direttamente il peso del tetto, senza ricorrere ad altri supporti. Sui pannelli in sughero si può ancorare la doppia listellatura per il tetto ventilato; il manto costituito da pannelli di sughero biondo naturale superkompatto a grana fine 2/3 mm SoKoVerd. LV risulta quindi omogeneo.

Non intervallato da listoni, consente un maggior isolamento termico e l’assoluta assenza di fughe o ponti termici.
Inoltre, lo spessore dello strato isolante in sughero è minore di quello ottenuto con l’impiego di altri materiali.
Gravando direttamente il tetto sullo strato isolante di pannelli SoKoVerd.LV, infatti, si evita l’uso di caldane di protezione o di altri massetti di supporto.  Lo spessore è dato solo dal puro strato isolante.  Oltre a garantire un alto livello di protezione termica, i pannelli di sughero biondo naturale superkompatto a grana fine 2/3 mm SoKoVerd. LV presentano il vantaggio di poter essere impiegati anche alle alte temperature che si raggiungono sui tetti degli edifici, senza subire alterazioni fisico-chimiche nel tempo.
Effetto non certo secondario dell’impiego dei pannelli in sughero SoKoVerd LV è, infine, la protezione dai rumori esterni: è un materiale fonoattenuante che riduce l’inquinamento acustico.

Non bisogna dimenticare di prevedere una protezione al vapore acqueo effettuabile con un foglio di carta oleata da posare tra la struttura ed il pannello SoKoVerd LV, che oltre ad essere impermeabile è anche traspirante; mentre sopra i pannelli di sughero, per un’ulteriore difesa contro l’irraggiamento, può essere posizionata una carta alluminata termoriflettente.

Diana Verderio