Anno XI
Numero 1
Febbraio 1999

Sottofondi

Nella progettazione e successivamente nell’esecuzione di una pavimentazione, il sottofondo è una delle fasi più delicate dalla quale dipende l’efficienza e il funzionamento dell’intera soletta.

Il sottofondo è un elemento costruttivo poco considerato, ma in verità molto importante.

Il sottofondo è lo strato posizionato tra la struttura portante e la pavimentazione, al quale sono affidati molteplici compiti:

  • ripartizione dei carichi trasmessi dal pavimento alla struttura;
  • eliminazione dei difetti di planarità;
  • protezione di eventuali tubazioni poste sotto il pavimento;
  • isolamento sia termico che acustico.

Segue che lo strato di collegamento deve essere quanto più possibile facile da posare, in quanto interagisce con superfici di ogni forma, dimensione (tubazioni e protuberanze) e di svariati materiali. Esso deve essere estremamente elastico e dimensionalmente stabile, per assorbire le diverse dilatazioni dei materiali presenti sotto di esso, senza che questi provochino crepe o deformazioni nel pavimento. In ultimo si richiede al materiale una bassa densità per evidenti ragioni statiche: limitando i pesi a carico della struttura. Tutte queste condizioni trovano risposta utilizzando, come primo strato di sottofondo isolante, il sughero naturale biondo in granuli bollito e ventilato. Il prodotto è un materiale incoerente solido con caratteristiche tali da classificarlo come inerte leggero. E’ caratterizzato da microcavità alveolari sferiche ad elevata porosità che conferiscono al materiale invidiabili proprietà sia termiche che acustiche. La Sugherolite funge da barriera contro il freddo e l’umidità, eliminando gli inconvenienti dovuti alla presenza di umidità residua (fessurazioni, sollevamento di piastrelle, ecc.). Dal punto di vista acustico, una parte notevole dei rumori immessi in un appartamento sono i rumori da calpestio provenienti dal piano superiore. Lo strato di Sugherolite elastico e flessibile realizza una separazione tra la soletta e il pavimento calpestabile, creando un sistema oscillante che assorbe l’energia d’urto. In altre parole il sottofondo possiede caratteristiche meccaniche, tali da rendere anelastici gli impatti del calpestio: in questo modo gli impatti diventano sordi e nel locale ricevente si riduce notevolmente il disturbo. La Sugherolite insieme ai prodotti della Linea Sottofondi Coverd offre una soluzione all’avanguardia e rispondente a tutte le aspettative di garanzia qualitativa, rimaste fino ad ora senza risposta.

Questo tipo di sottofondo si posa direttamente sul solaio ed è regolabile in altezza, leggero, robusto, isolante, subito pronto, elastico e confortevole, semplice e di posa rapida; particolarmente indicato per la posa di parquet, linoleum, PVC, moquette, ecc.
A questo punto presentiamo la metodologia pratica di realizzazione del sottofondo per un generico pavimento in parquet.
Dopo il posizionamento degli impianti di distribuzione, si provvede alla preparazione dell’impasto di sughero naturale biondo bollito e ventilato in granuli, meglio se di granulometria costante da 4 mm, con un apposito legante vetrificante a presa aerea.

Una volta eseguito  l’impasto si procede alla sua stesura ricoprendo gli impianti di distribuzione, generalmente uno strato medio di 5-7 cm è più che sufficiente, prestando molta attenzione alla planarità della superficie. Per compensare le piccole irregolarità dovute alla granulometria dell’impasto si consiglia di stendere uno strato separatore anticalpestio KoSep.F composto da ovatta  e accoppiato con il film di polietilene; mediante l’inserimento di quest’ultimo strato separatore si incrementa il potere smorzante del sistema elastico, riducendo notevolmente il rumore da calpestio. La soletta è pronta per la posa di pannelli di legno a incastro, dallo spessore di circa 25/30 mm, infine non rimane che incollare o inchiodare il parquet. Nel caso di una pavimentazione in ceramica, sopra l’ultimo strato separatore è necessario realizzare una caldana in sabbia e cemento (generalmente 5 cm), possibilmente armata con una rete antifessurazione in polipropilene KoMax, sulla quale è poi possibile applicare la piastrella. Si sottolinea che per la buona riuscita dell’intera pavimentazione è necessario che ogni singola operazione sia svolta a regola d’arte.
Da qui la necessità di affidarsi a professionisti competenti, per evitare brutte sorprese ad opera ultimata.

Demetrio Bonfanti