Anno XXII
Numero 1
Gennaio 2010

Riqualificazione energetica degli edifici

Bonus volumetrici e fiscali per chi ristruttura migliorando le prestazioni di facciate, coperture e solai. I materiali naturali di Coverd uniscono l’efficienza al comfort abitativo

Le norme sulla riqualificazione energetica degli edifici e il Piano Casa regionale – mirato quest’ultimo a favorire la ripresa del settore delle costruzioni ma anche a migliorare il patrimonio edilizio – offrono la possibilità di ristrutturare gli edifici esistenti con consistenti agevolazioni di tipo fiscale e volumetrico. Cominciamo dal più recente Piano Casa.

Inizialmente il Governo aveva pensato a un decreto legge valevole per tutto il territorio nazionale, ma un’iniziativa di questo tipo avrebbe aperto un conflitto con le Regioni, che dopo la riforma costituzionale del 2001 hanno titolarità in materia urbanistica. Per non scontrarsi, Stato e Regioni si sono accordate sul fatto che queste ultime dessero vita ciascuna a un proprio Piano. La Lombardia lo ha fatto con la Legge regionale 13/2009 del 16 luglio, nota appunto come Piano Casa.

La norma regionale, in deroga ai piani del territorio e ai regolamenti edilizi comunali, consente di incrementare del 20% la volumetria degli edifici ultimati entro il 31 marzo 2005, a patto però che si possa certificare una diminuzione di oltre il 10% del fabbisogno annuo di energia primaria per la climatizzazione. L’ampliamento può arrivare al 30% nel caso in cui si sostituisca un edificio esistente ultimato entro il marzo 2005 con uno del tutto nuovo, in questo caso però la diminuzione del fabbisogno energetico deve essere  superiore al 30%.

La possibilità di ricostruire con il bonus volumetrico del 30% riguarda anche gli edifici misti (residenziali – non residenziali) e anche quelli non residenziali, a patto che si trovino in aree prevalentemente residenziali e che la nuova costruzione abbia carattere residenziale.

Agevolazioni

Le agevolazioni volumetriche del Piano Casa, che dunque sono accessibili solo a fronte di una diminuzione certificata del fabbisogno energetico, si affiancano alla possibilità di detrarre dall’Irpef nell’arco di soli cinque anni il 55% della spesa sostenuta per opere che aumentino il livello di efficienza energetica degli edifici e portino un risparmio di almeno il 20% della spesa sostenuta per la climatizzazione invernale. Tali opere comprendono gli interventi sull’involucro esterno degli edifici esistenti e riguardano coperture, facciate e pavimenti, oltre alle finestre (doppi vetri) comprensive di infissi.

A questo proposito va tenuto presente che la coibentazione dell’involucro è l’intervento più efficiente per ridurre le spese di riscaldamento (prima ancora della sostituzione degli impianti) perché riduce a monte il fabbisogno di energia, non comporta spese di manutenzione e crea inoltre le condizioni per un miglioramento sensibile del comfort.

La ristrutturazione di una copertura o di una facciata sono un’ottima occasione per riqualificare l’edificio dal punto di vista energetico con un costo aggiuntivo limitato. I costi che incidono di più sono infatti quelli relativi alla manodopera complessiva, ai ponteggi, alla predisposizione del cantiere, mentre la realizzazione di un pacchetto isolante si ripaga mediamente in circa otto anni a fronte dei risparmi sulle bollette.

Analogamente va considerato che la qualità e lo spessore del materiale isolante incidono poco nella spesa dell’intervento in quanto i costi fissi di cui sopra rimangono invariati. Variano invece i risparmi, che sono di molto superiori in termini economici e di comfort se il materiale è di qualità (ad esempio traspirante) e gli spessori sono più elevati.

Il passaggio da un cappotto di 5 cm a uno di 10 cm di materiale isolante incrementa la resistenza termica della facciata del 100%, ma il costo ha un aumento molto più contenuto. Non è sbagliato pensare che investire nell’isolamento termico della propria casa significa depositare i soldi in una sorta di banca virtuale che garantisce un buon tasso di rendita e che offre un riparo davanti ai possibili aumenti del costo del combustibile negli anni a venire.

Il cappotto BioVerd di sughero biondo naturale prebollito è il sistema migliore per ridurre le spese di riscaldamento invernale e migliorare il comfort abitativo perché nessun altro materiale è altrettanto efficiente, traspirante, naturale ed ecologico.

Le prime realizzazioni di BioVerd risalgono a oltre venticinque fa e sono la testimonianza della straordinaria capacità di durare nel tempo di questa soluzione.
Nel caso delle coperture, non va invece dimenticato che le dispersioni attraverso il tetto di un edificio sono una parte significativa delle perdite totali per trasmissione attraverso l’involucro.

Dove è prevista la ristrutturazione del tetto è dunque necessario prevederne la coibentazione nel migliore modo possibile. In caso di “tetto freddo” (mancanza di isolamento nel sottotegola), la coibentazione può essere fatta con un cappotto interno nella mansarda, oppure ponendo uno strato di materiale isolante (ottima la sugheroLite) sull’estradosso del sottotetto. Anche il rifacimento dei pavimenti può beneficiare del bonus fiscale perché contribuisce a migliorare l’efficienza energetica dell’edificio. In questo caso una coibentazione fatta con pannelli di sughero naturale e materassini di fibra vegetale o animale permette di raggiungere lo scopo migliorando nel contempo l’isolamento acustico.

Non va infine dimenticato che  l’obiettivo di una casa energeticamente efficiente è quello di garantire il comfort e l’efficienza energetica non solo in inverno, ma anche in estate. Il problema della climatizzazione estiva, che consuma energia tanto quanto, se non di più, del riscaldamento invernale, è sicuramente un elemento di criticità. Da questo punto di vista l’isolamento delle coperture assume ancora più importanza perché si tratta di un intervento utile sia dal punto di vista del risparmio energetico sia del miglioramento del comfort abitativo. Il sughero biondo naturale prebollito protegge l’edificio dal surriscaldamento dovuto all’insolazione, cosa che i materiali sintetici e fibrosi non fanno.

Geom. Massimo Murgioni