Anno XXII
Numero 1
Gennaio 2010

Diagnosi energetica degli edifici

Termografia e analisi termoflussimetrica danno una fotografia precisa della situazione e permettono di calibrare al meglio gli interventi correttivi

L’accesso ai bonus volumetrici del Piano Casa e a quelli fiscali legati alle regole sull’efficienza energetica sono subordinati a una riduzione certificata del fabbisogno energetico annuo.

Ciò comporta implicitamente che sia possibile stabilire e sottoscrivere in modo univoco le caratteristiche di un edificio che influiscono sui consumi di energia e combustibile per la climatizzazione. Tali caratteristiche riguardano da vicino la coibentazione delle strutture edilizie perché da essa dipende in buona misura l’efficienza energetica. Quanto appena detto chiama in causa il concetto di diagnosi energetica, che è cosa diversa dalla classificazione energetica anche se ne condivide l’obiettivo.

La certificazione energetica non è altro che la procedura attraverso la quale si definiscono le prestazioni energetiche dell’edificio e lo si classifica sulla base di una scala di indicatori predefinita (classi). Si tratta in effetti di una fotografia istantanea del comportamento energetico dell’edificio in condizioni normalizzate, la cui sintesi è una targa che serve a comunicare al mercato un indice del valore immobiliare in funzione delle spese di conduzione dell’immobile. Nel processo di classificazione possono sfuggire i difetti costruttivi e mancare le indicazioni precise sugli eventuali  interventi correttivi. Tutto può essere fatto a tavolino in base al solo esame delle tavole, con i limiti evidenti che questo comporta. La diagnosi energetica è invece una procedura più impegnativa sia in termini di tempo sia di competenze tecniche necessarie.

E’ di fatto un insieme sistematico di rilievo, raccolta e analisi dei parametri relativi ai consumi specifici e alle condizioni di esercizio dell’edificio. Permette di conoscere lo stato di fatto della costruzione, evidenziandone per esempio la carenza di isolamento, la presenza di ponti termici, di difetti costruttivi o di perdite che inficiano la prestazione energetica e il comfort abitativo.
Consente dunque di calibrare al meglio gli interventi correttivi, limitandosi al necessario ed evitando così gli sprechi.

Obiettivi della diagnosi energetica sono:

  • definire il bilancio energetico dell’edificio
  • individuare gli interventi di riqualificazione
  • valutare le opportunità tecniche ed economiche di intervento
  • migliorare le condizioni di comfort

La diagnosi in sostanza approfondisce gli aspetti tecnici cercando di individuare la causa degli sprechi, ma soprattutto definendo soluzioni convenienti sul piano economico. Per questo non può essere svolta a tavolino perché integra dati raccolti sul campo a seguito di sopralluoghi con strumenti di calcolo.

Essa avviene in tre fasi:

  • acquisizione delle informazioni
  • elaborazione delle informazioni
  • definizione e valutazione tecnico-economica degli interventi

Durante i sopralluoghi vengono effettuati i rilievi necessari per completare o verificare le informazioni contenute nella documentazione, come per esempio le dimensioni fisiche dei componenti edilizi e le caratteristiche termo fisiche delle strutture, pareti, coperture e solai.

Per avere dati certi sulle stratigrafie delle strutture si ricorre alla misurazione tramite termoflussimetro, mentre per verificare lo stato dell’isolamento e la presenza di ponti termici si ricorre alla termografia.

L’analisi tramite termoflussimetro consente di  determinare il valore della trasmittanza per le chiusure opache delle quali non sono note le caratteristiche termofisiche.

E’ un’alternativa non invasiva ai carotaggi in casi in cui si desidera o è necessario preservare l’integrità delle strutture. La termografia è invece una mappatura della temperatura superficiale attraverso la valutazione dell’energia termica emessa.

Scopo dell’indagine termografica è valutare le temperature superficiali delle pareti e comprendere se in determinati punti della struttura vi sono situazioni particolari. Entrambe le verifiche necessitano di personale specializzato e una strumentazione adeguata, supportata da software di calcolo che permettano di elaborare le informazioni raccolte e tradurle in indicazioni utili.

I tecnici della Divisione Energetica di Coverd eseguono da anni diagnosi energetiche supportate da rilievi con termocamera e termoflussimetro per supportare clienti che vanno dal tecnico certificatore (la diagnosi energetica è di supporto a una corretta classificazione energetica), al progettista, all’impresa, all’ente pubblico, fino ai privati che vogliono valutare la convenienza di un acquisto o la gravità di problemi sui quali intervenire in maniera non distruttiva.

Dott. Marco Raimondi