Anno XX
Numero 1
Gennaio 2008

La nostra sede è in Classe A

L’antica Aia di Verderio Superiore restaurata da Coverd ha ottenuto l’attestato di certificazione energetica in Classe A senza il ricorso massivo alle energie alternative. L’obiettivo del risparmio energetico è stato raggiunto grazie alla coibentazione bioedile dell’involucro edilizio.

La nostra sede è in classe A. La cosa ci rallegra ma non ci stupisce, anzi ci sembra abbastanza normale visto che l’abbiamo costruita con le nostre tecniche e i materiali naturali che raccomandiamo da quasi trent’anni ai nostri clienti.

Siamo felici, certo, ma quel che ci fa più piacere è che la certificazione di basso consumo (fabbisogno di energia ≤ 30 kWh/m2 anno per la Zona climatica E) è arrivata “a consuntivo” di un progetto che non si poneva come obiettivo la targa energetica.

Calendario alla mano, i lavori all’Aia di Verderio Superiore sono iniziati a giugno 2005 (il D.lgs 192 è del 19 agosto) e sono terminati a giugno 2006 (il D.lgs 311 è del 29 dicembre 2006), dunque prima che la normativa entrasse in vigore.

Abbiamo la sfera di cristallo?

No di certo, la nostra filosofia di sempre nel realizzare edifici a basso consumo energetico in chiave bioedile è stata, al solito, lungimirante. Ci sembra giusto anche sottolineare che l’attestato di certificazione in Classe A dell’AIA è stato ottenuto nonostante le oggettive difficoltà insite nel progetto, in primo luogo dovute ai vincoli posti dalla Soprintendenza ai Beni Ambientali, che hanno impedito il ricorso all’utilizzo massivo di energie alternative, una strada prima d’ora considerata imprescindibile per ottenere la certificazione nelle classi più elevate.

In questo senso l’AIA dimostra che l’obiettivo del risparmio energetico è conseguibile anche con interventi che riguardano soprattutto l’involucro dell’edificio, attraverso una progettazione attenta e migliorando l’edilizia tradizionale con l’utilizzo di solide tecnologie bioedili di coibentazione termica e prodotti naturali di origine italiana.

Si può, insomma, sia nel nuovo sia nelle ristrutturazioni, senza cambiare radicalmente quel modo di costruire le case che fa parte della nostra tradizione e che troviamo familiare.

La coibentazione che consente all’AIA di essere un edificio a ridotto consumo energetico è stata ottenuta intervenendo sui quattro principali elementi dell’edificio: la copertura, le pareti, i sottofondi e serramenti. In tutti i casi hanno trovato impiego le tecnologie e i materiali naturali di Coverd, quali il sughero biondo naturale, la lana di pecora e le fibre vegetali.

Le pareti perimetrali sono state isolate con una doppia protezione costituita da un cappotto esterno a pannelli di sughero SoKoVerd.LV, l’unico sistema che garantisce l’eliminazione radicale dei ponti termici e l’isolamento bioclimatico, e da un ulteriore robusto strato di sughero e lana di pecora LanKot posto nell’intercapedine tra la muratura portante e la controparete interna (il sistema è illustrato in un altro articolo su questa rivista).

Il tetto piano bioedile e ventilato garantisce un’elevata protezione in tutte le stagioni grazie al sughero superkompatto in pannelli SoKoVerd.LV. Sughero in granuli con vetrificante SugheroLite+KoGlass per l’isolamento e l’insonorizzazione dei sottofondi.
Va sottolineato che la certificazione in Classe A dell’AIA si è basata, oltre che su calcoli teorici, sui risultati di un’analisi termoflussimetrica eseguita in opera in condizioni di esercizio. Questo tipo di verifica è importante per confermare “di fatto” la bontà del risultato.

Angelo Verderio