Anno XX
Numero 1
Gennaio 2008

Doppio isolamento per le pareti perimetrali

Una coibentazione a strati ripartita tra l’intercapedine e il cappotto esterno garantisce un isolamento “bioclimatico” più efficace e comfortevole in tutte le stagioni. Questo sistema e le qualità degli isolanti naturali di Coverd hanno contributo alla certificazione in Classe A dell’AIA.

Le nostre case sprecano quotidianamente molta energia e le nostre bollette continuano ad aumentare, complice il preoccupante andamento dei prezzi di gas ed elettricità.

Perché non fare qualcosa contro questo sperpero visto che sappiamo da cosa è provocato e anche come controllarlo?

Proviamo a ragionare: di tutta l’energia utilizzata in una stagione per riscaldare a 20°C un edificio, una buona parte viene dispersa dalle strutture (ci sono i muri, le finestre, il tetto…) e una parte dall’impianto; sul consumo totale di combustibile usato per riscaldare l’ edificio, si può risparmiare anche il 40% fin dal primo anno.

Bene. Sulla scia di una rinnovata consapevolezza ambientale (e spinti da esigenze di bilancio) negli ultimi anni sono stati avviati programmi rivolti a un uso razionale dell’energia negli edifici, che prevedono sia migliori criteri di progettazione delle nuove costruzioni, più attenti al risparmio energetico, sia interventi sul patrimonio edilizio esistente. Un passo importante è stato l’introduzione della certificazione energetica degli edifici, che nella pratica ha reso obbligatorio l’isolamento termico delle strutture stabilendo che al di sotto di certi spessori non si può andare.

Di conseguenza il problema non sta più nel “se” fare qualcosa, ma piuttosto nel “come” farlo, tenendo presente che dall’isolamento termico e acustico dipendono anche la salubrità e il comfort abitativo della nostra casa. Gli interventi di isolamento devono essere affrontati con cura sia in fase progettuale sia durante l’esecuzione, e consultare un tecnico specializzato è senza dubbio la strada consigliabile. In oltre un quarto di secolo di esperienza, Coverd ha messo a punto soluzioni già ampiamente testate nella pratica che garantiscono il raggiungimento dei più alti livelli di risparmio energetico e di comfort abitativo con un investimento che si ripaga in pochi anni.

Una di queste soluzioni riguarda la coibentazione delle pareti perimetrali esterne e ha contribuito affinché l’AIA, l’edificio storico che da settembre 2006 ospita la nuova sede aziendale di Coverd, ottenesse la certificazione energetica in Classe A (fabbisogno energetico ≤ 30 kWh/m2 per anno) secondo i criteri stabiliti dalla nuova normativa e rispettasse tutti i confort acustici sia strutturali che ambientali interni. Va sottolineato che l’AIA è stata ristrutturata, in parte costruita ex novo, due anni prima dell’entrata in vigore dell’obbligo della certificazione energetica degli edifici: dunque la Classe A non è stata l’obiettivo, ma la naturale conseguenza di una filosofia e pratica progettuale basata sul buon senso, la buona tecnica, le straordinarie qualità dei materiali naturali e l’ostinata ricerca della qualità abitativa attraverso le tecniche applicative del sughero biondo naturale per l’isolamento acustico e bioclimatico.

Soluzioni

La soluzione di Coverd per le pareti perimetrali si basa sul fatto che una ripartizione dell’isolante tra intercapedine e superficie esterna (con il sistema a cappotto) garantisce un isolamento più efficace in tutte le stagioni per un controllo reale di due temperature di esercizio (quella esterna da quella interna), rispetto a uno spesso monostrato isolante, che ha anche inconvenienti tecnici da non sottovalutare. Il concetto è quello del vestito “a strati”, o “a cipolla”, che come tutti avremo testato sia in inverno sia in estate, ci fa stare più caldi o più freschi, in ogni caso meno “appesantiti” dall’abbigliamento. Nel caso degli edifici: un doppio spessore 4 + 4 cm è meglio di uno monolitico da 8 cm, ammesso che questo sia oggi lo spessore minimo per rispettare la norma. Grazie allo strato isolante in intercapedine che lo separa dall’esterno, il muro interno si riscalda più velocemente e in modo più uniforme.

Contemporaneamente, grazie al rivestimento a cappotto, il muro esterno risulta protetto dagli agenti atmosferici, dagli sbalzi di temperatura e dagli insidiosissimi ponti termici che solo un rivestimento uniforme di questo tipo può eliminare alla radice. Risultato: pareti termicamente isolate e protette, anche contro i rumori, con tutto il bene che ne consegue e senza problemi tecnici. Nel citato caso dell’AIA, il sughero biondo naturale e la lana di pecora applicati nell’intercapedine, e il rivestimento esterno a cappotto in sughero hanno realizzato un perfetto isolamento bioclimatico secondo i rigidi criteri previsti per la certificazione in Classe A.

Partendo dall’esterno, la stratigrafia della parete perimetrale dell’edificio di nuova costruzione presenta il Kappotto Coverd di sughero biondo naturale superkompatto SoKoVerd.LV, che ha la funzione di isolare la muratura, in questo caso monoblocco, evitando i ristagni di umidità e la formazione di muffe e salnitri. All’interno, invece, è stata creata una controparete leggera costituita da doppie lastre di cartongesso distanziata dalla muratura portante e isolata da pannelli di sughero biondo naturale accoppiati a un pannello di lana di pecora LanKot. Questo sistema “a strati” garantisce l’inerzia termica e di conseguenza la massima protezione del muro anche nel caso di una classica parete doppia di tamponamento in laterizio.

Geom. Massimo Murgioni