Anno XVI
Numero 2
Aprile 2004

Il CCL a Milano: la Casa Bioclimatica alla portata di tutti

Un intervento importante, studiato nei minimi dettagli per dare compimento ad un progetto ideale di edilizia confortevole e a costi accessibili.

Nel 2003 il Consorzio Cooperative Lavoratori delle Acli e Cisl di Milano ha assegnato 206 alloggi nell’area ex Celestri di piazzale Bologna ad un prezzo medio di 1550 euro al metro quadrato, circa 40% in meno rispetto ai prezzi di mercato della zona.
Un intervento importante, studiato nei minimi dettagli per dare compimento ad un progetto ideale di edilizia confortevole e a costi accessibili. In una situazione simile le tecnologie di CoVerd per l’isolamento acustico e bioclimatico sono state la soluzione più naturale grazie all’impiego del sughero biondo e alla consulenza tecnica offerta ai progettisti anche in corso d’opera. E’ la riprova che un utilizzo accorto di materiali di pregio, certificati ed eco-compatibili, può essere parte integrante nei progetti di edilizia residenziale.

Nel luglio del 2003 il Consorzio Cooperative Lavoratori delle Acli e Cisl di Milano in via della Signora ha ultimato la costruzione di 206 alloggi in piazzale Bologna, a Milano.
Si è trattato di una grande opera di riqualificazione urbana di un’area ex industriale dismessa.
Nel corso dell’intervento, al quale dedichiamo buona parte di questo numero di Bioedilizia, nulla è stato lasciato al caso nell’ottica di fornire il miglior servizio possibile al socio-utente.
Nelle pagine successive analizzeremo le varie tappe del progetto focalizzando l’attenzione sugli aspetti legati al benessere bioclimatico dove la CoVerd ha collaborato in modo incisivo in tutte le sue fasi di realizzazione nell’isolamento termico, acustico e bioclimatico; aspetto estremamente importante in un programma residenziale che andava a collocarsi in un contesto fortemente urbanizzato. Vedremo così che il primo passo è stato necessariamente quello di inquadrare la situazione, soprattutto acustica, nella quale i nuovi edifici si sarebbero dovuti inserire; non soltanto per rispettare la legge, ma per fornire dati preziosi a chi si è poi occupato della progettazione e realizzazione.
La fase successiva, che approfondiremo nel dettaglio, è stata la fornitura dei materiali più idonei, come il sughero biondo e le fibre vegetali, per gli isolamenti delle facciate, delle coperture e di tutti i divisori verticali e orizzontali: una scelta intelligente di qualità e di pregio.
L’esecuzione scrupolosa dei collaudi, in opera e finali, ha poi accompagnato i lavori fino all’ultimazione, conferendo alle case un comfort bioclimatico con un valore aggiunto che ha reso ancora più conveniente l’investimento. La bontà del risultato si trova nei fatti.
Gli appartamenti, tutti assegnati ai soci della Cooperativa Solidarnosc di piazzale Bologna, sono abitati da mesi e gli assegnatari hanno dimostrato grande apprezzamento per la qualità delle opere.

La miglior casa possibile al minor costo possibile
“Il risultato dell’iniziativa di piazzale Bologna – dicono al CCL – presenta aspetti urbanistici e sociali di notevole significato.
Il primo riguarda l’aver recuperato alla città e ai suoi abitanti un’area da tempo degradata (ex “Celestri”), con la realizzazione di un intervento residenziale convenzionato con l’amministrazione comunale e la realizzazione di un grande parco ad uso pubblico, prospiciente piazzale Bologna;
il secondo, con un oggettivo vantaggio per i soci, consistente nell’aver raggiunto l’obiettivo per il quale si è costituita la cooperativa, sintetizzabile nello slogan: la miglior casa possibile al minor costo possibile.
La soddisfazione del Consiglio d’amministrazione della Cooperativa Solidarnosc di Piazzale Bologna è stata anche quella di aver potuto confermare ai soci il costo preventivato, senza nessun incremento. Un costo che è risultato mediamente di 1550 euro al mq commerciale, in altre parole circa il 40 per cento in meno dei prezzi della zona ”.
Un prezzo che ha dell’incredibile se confrontato con la ricchezza e la qualità del capitolato. L’intervento, progettato dallo Studio degli architetti Brighi e Bentivoglio di Milano, ha confermato che è possibile realizzare alloggi di qualità a prezzo contenuto, senza rinunciare a materiali e finiture di pregio ed eco-compatibili.
La tecnologia applicata del sughero biondo naturale, per esempio, che è stata scelta e utilizzata per l’isolamento acustico e bioclimatico negli elementi di facciata e in tutti i divisori verticali e orizzontali interni. “Alla fine credo che il sughero abbia un costo abbastanza contenuto rispetto ad altri materiali e può essere utilizzato tanto in edilizia economica, quanto, a maggior ragione, in costruzioni di pregio. Una cosa però è certa: devono essere forniti prodotti e tecnologie applicative consolidate e certificate, con garanzia a collaudo finale di aver raggiunto gli obbiettivi prefissati nonché il rispetto dei parametri di legge. Una scelta che mi sento di sottoscrivere” – sottolinea il geometra Maurizio Sabbadini, Consigliere Delegato e Direttore Generale del Consorzio Cooperative Lavoratori. Quando si parla di interventi edilizi qualificanti per la città di Milano, la mente corre alle realizzazioni delle cooperative “Bovisa ’90 – La Casa Ecologica”, portate a termine sempre dal CCL pochi anni fa secondo criteri di bioarchitettura e bioedilizia. Due interventi molto vicini e molto simili tra loro che hanno fatto scuola, entrambi con risultati eccellenti in termini di comfort abitativo.
“Ci sono indubbiamente delle differenze – puntualizza il geometra Maurizio Sabbadini – Nella Casa Ecologica i soci avevano investito tutto sul loro progetto ideale di un’abitazione eco-compatibile senza compromessi, adottando soluzioni innovative e per certi versi ardite pur di perseguire i loro fini; la realizzazione di piazzale Bologna conserva invece i criteri di un intervento edilizio più tradizionale.
La filosofia di fondo però è la stessa ed è poi quella che anima tutte le cooperative del nostro Consorzio.

L’attenzione al progetto e ai materiali
“Se nel 2003 siamo riusciti a chiudere mediamente a 1.550 euro al metro quadrato – dice ancora il Direttore generale del CCL – significa che l’utilizzo di materiali ecologici ed eco-compatibili, come il sughero biondo naturale o altri, può essere sopportato nell’edilizia residenziale tradizionale.
Miglior casa possibile al minor costo possibile non vuol dire ridurre la qualità; anzi, nel nostro modo di operare significa una miglior progettazione, non solo dal punto di vista estetico, ma soprattutto nella sostanza. Ci sono problemi di vivibilità e di manutenibilità che non possono essere sottovalutati e in questo ambito rientrano la climatizzazione acustica e termica. Sul primo aspetto mi soffermerei in particolare: le più grandi carenze che ereditiamo dalle costruzioni degli anni passati sono relative all’inquinamento acustico. Oggi abbiamo generalmente un buon isolamento termico, spesso addirittura eccessivo, ma grossi problemi di acustica. Negli alloggi di piazzale Bologna abbiamo posto grande attenzione a questo aspetto”.
A proposito dei sistemi di riscaldamento vale la pena aprire una parentesi.
I 206 appartamenti della cooperativa Solidarnosc di piazzale Bologna sono stati realizzati con caldaiette autonome.
“La tendenza futura è il riscaldamento centralizzato a gestione autonoma con contabilizzazione individuale dei consumi, possibilmente con pannelli radianti a bassa temperatura. Questo sistema permette una grande autonomia grazie a un’erogazione contabilizzata del calore: si imposta il termostato dell’appartamento sulle proprie esigenze e si controlla la spesa. La temperatura non potrà mai scendere sotto una soglia prefissata, anche quando l’appartamento è lasciato vuoto con la regolazione al minimo. Ciò evita che si creino sbalzi di temperatura tra una cellula abitativa e l’altra, fonte di inconvenienti nell’equilibrio termico complessivo dell’edificio e dei singoli appartamenti. Inoltre si tenga presente che ogni caldaietta è una piccola centrale termica, ciascuna con un proprio condotto fumi, una presa d’aria e un costo di gestione ben preciso”.

Ricerca e applicazione di sistemi eco-compatibili
Il CCL ha in corso di realizzazione altre grandi iniziative nell’area urbana di Milano: in via Savona (3 torri per oltre 200 appartamenti), nell’area ex Magneti Marelli di via Adriano (oltre 250 appartamenti), a Rogoredo Montecity (oltre 300 appartamenti).
Un quarto intervento è previsto in via Gulli (oltre 130 appartamenti). Tutti gli interventi rientrano nei programmi dell’anno in corso e nel 1° semestre del 2005.
“In tutti questi interventi – sottolineano al Consorzio Cooperative Lavoratori – continuerà la ricerca e l’applicazione di materiali, tecnologie e sistemi eco-compatibili per migliorare l’abitabilità degli appartamenti. In questo contesto rientra l’applicazione di isolamenti naturali nei divisori verticali e orizzontali e l’utilizzo di impianti centralizzati, dove possibile con il ricorso al teleriscaldamento”.