Anno XVI
Numero 2
Aprile 2004

La scelta vincente del sughero biondo naturale per l’isolamento degli elementi di facciata, delle coperture e di tutti i divisori orizzontali e verticali

In granuli o in pannelli, questo versatile materiale è stato utilizzato in tutte le soluzioni strutturali, compresa la coibentazione del porticato e dei terrazzi di copertura. In questi due casi si è fatto ricorso al sistema “Kappotto esterno” sperimentato con successo negli anni da CoVerd in centinaia di realizzazioni.

Il nuovissimo insediamento della Cooperativa Solidarnosc di piazzale Bologna si presenta con un fabbricato in linea e un fabbricato a corte, secondo la scelta operata dai progettisti ai fini del miglior impatto acustico-ambientale possibile.

Sono stati realizzati edifici di sei e dieci piani oltre il porticato, per complessive 206 unità abitative di due, tre e quattro locali. Vi hanno trovato posto altrettante famiglie, che hanno risolto in modo davvero soddisfacente le loro necessità abitative. Il geometra Maurizio Sabbadini descrive l’opera con giustificata soddisfazione. “Si tratta di un intervento che risponde egregiamente sia ai requisiti di abitabilità sia, e qui il merito va alla progettazione dell’architetto Guido Brighi, alle necessità di spazi esterni.
Queste esigenze sono state risolte sia con giardini privati, sia con aree verdi attrezzate. Di grande importanza è inoltre il grande giardino pubblico recintato che la Cooperativa Solidarnosc ha realizzato a scomputo degli oneri di urbanizzazione, perfettamente integrato con gli altri giardini del quartiere, realizzati non a caso dalle Cooperative del CCL in via Nervesa, in via Longanesi, in via Scheiwiller”.
La tecnologia applicata del sughero biondo naturale, per l’isolamento termico, acustico e bioclimatico, è stata scelta e utilizzata come coibentazione degli elementi di facciata, delle coperture e in tutti i divisori orizzontali e verticali.

Le facciate
Per i tamponamenti esterni con muratura in cotto paramano sono risultati perfetti i pannelli battentati in sughero biondo naturale a grana media SoKoVerd.AF di 5 cm di spessore. Si tratta di un prodotto dalle grandi qualità termo-igrometriche e acustiche, privo di qualsiasi additivo artificiale e normalizzato nella sua struttura fibro-cellulare (in fase di amalgama dei granuli di sughero) mediante un rivoluzionario trattamento “Air Fire”.
In presenza dei pilastri lo spessore del sughero è stato ridotto utilizzando pannelli supercompressi.
L’esperienza ventennale di CoVerd è servita a consigliare la corretta collocazione dei pannelli e la giusta tecnica di posa.
Per eliminare il problema dei ponti termici in coincidenza di travi e pilastri si è seguita la strada del getto in controcassero, utilizzando pannelli da 2 cm di spessore per la sponda verticale della soletta e da 1 cm nell’intradosso a protezione delle travi orizzontali. Per i pilastri è stato usato uno spessore di 2 cm posato su tre dei quattro lati, comprendendo o il lato esterno e i due laterali o il lato interno e i due laterali.

I solai
Grande attenzione è stata posta alla realizzazione dei sottopavimenti, per i quali la scelta è caduta sull’impasto di sughero biondo naturale in granuli bollito e ventilato SugheroLite e vetrificante a presa aerea KoGlass. Stiamo parlando di un sughero “inerte”, sottoposto ad un processo di stagionatura e bollitura che ha eliminato la presenza di micro-organismi e che in fase di frantumazione è stato separato dalle parti legnose che potrebbero comprometterne, nel tempo, la stabilità strutturale.
I granuli sono altamente permeabili al vapore ma non trattengono l’umidità, consentendo così alla struttura di “respirare”.
Inoltre sono leggerissimi ed esercitano un carico minimo sulle strutture portanti.
La posa in opera della soluzione SugheroLite+KoGlass, avvenuta subito dopo la collocazione degli impianti a pavimento, è stata facilitata dall’intervento delle maestranze di CoVerd fin dove è risultato necessario.
L’isolamento dai rumori da calpestio che si trasmettono per via solida attraverso gli elementi strutturali è stato completato da uno strato separatore anticalpestio KoSep.F, disposto sopra l’impasto. KoSep.F è costituito da un’ovatta agugliata, termo-apprettata e accoppiata ad un film di polietilene.
Alle pareti verticali perimetrali sono state posate delle strisce di sughero biondo naturale supercompresso KoFlex dallo spessore di 3mm a partire dalla quota zero sino a raccordarsi col sottostante impasto di SugheroLite+KoGlass.
Le solette sono state completate con il sopramassetto in cemento armato con una rete zincata elettrosaldata KoSteel, che ha ospitato la pavimentazione finale, in parquet o in ceramica.

I divisori verticali
Nelle pareti verticali esterne si è deciso di intervenire con i pannelli battentati in sughero biondo naturale SoKoVerd.AF di 5 cm di spessore, facili da usare e dalle ottime prestazioni. Come previsto dalla “progettazione acustica”, sono state fatte scelte diverse a seconda dell’elemento trattato.
Nelle pareti divisorie tra appartamenti e vani comuni in c.a. (30,5 cm di spessore), i pannelli di sughero biondo naturale compresso SoKoVerd.AF sono stati impiegati da soli tra il c.a. ed il laterizio forato da 45mm. Nelle pareti divisorie tra alloggi (spessore 24/26 cm) sono invece stati inseriti in un ”sandwich” composto da due materassini di ovatta ecologica KoFiVeg, costituita da fibre vegetali e animali cardate, agugliate e apprettate. In questo caso, anziché c.a. e laterizio forato, sono state messe in opera due pareti in blocchetti fonici NK8. Nelle pareti divisorie tra alloggi in corrispondenza di bagni e cucine è stato adottato uno spessore maggiore (28/30 cm), sostituendo uno strato di blocchetti fonici con un laterizio semipieno dallo spessore di 12cm. Anche qui è stata confermata la soluzione isolante KoFiVeg+SoKoVerd.AF+KoFiVeg, che ha dato ottimi risultati in termini di prestazioni.
Ma non è finita qui. Chi è del mestiere sa che anche un ottimo isolamento acustico può risultare inefficace se è trascurato qualche dettaglio. E’ il caso ad esempio dei cosiddetti “ponti acustici”, che si verificano a causa del contatto diretto tra le pareti e gli elementi orizzontali. Per evitare questo problema CoVerd ha ideato la soluzione KoFlex, strisce di sughero biondo naturale collocato sopra e sotto i tavolati nei punti di contatto. Un piccolo accorgimento in apparenza, in realtà importantissimo e fondamentale.

Le coibentazioni esterne
In questo caso ha fatto scuola la soluzione a Kappotto esterno di CoVerd, già sperimentata negli anni con successo in centinaia di realizzazioni. Il porticato e i terrazzi di copertura sopra le abitazioni sono stati isolati con pannelli di sughero biondo naturale superkompatto SoKoVerd.LV da 5 cm. Completamente atossici, questi pannelli si prestano a fornire un isolamento sano e senza discontinuità proprio grazie al sistema del Kappotto, una tecnica di coibentazione collaudata in decenni di attività.
Va detto che l’adeguato trattamento di portici e terrazzi è fondamentale per un corretto isolamento termo-acustico ed eviterà l’insidia dei “ponti termici”, soprattutto vicino a travi e pilastri, responsabili della formazione delle fastidiosissime muffe. La soluzione a Kappotto, che consiste in un rivestimento completo della struttura mediante pannelli di sughero, è adottata regolarmente per eliminare problemi di umidità e condensa da edifici residenziali già esistenti, anche nel caso di abitazioni di gran pregio.
Per la posa dei pannelli SoKoVerd.LV sono risultati ideali gli specifici prodotti della gamma CoVerd, primo fra tutti l’ancorante cementizio PraKov, adatto a qualsiasi tipo di superficie muraria. La tecnica del Kappotto esterno di CoVerd prevede che sopra i pannelli di sughero sia posta la rete di rinforzo in fiberglass KoRet, in fibra di vetro apprettata con un trattamento resistente agli alcali. KoRet viene a sua volta “affogata” nell’intonaco minerale di spessoramento KoMalt.G, a base di sabbia, calce, cemento applicata direttamente sul pannello. Si tratta di un prodotto additivato con colloidi vegetali per migliorarne l’aderenza, la lavorabilità e controllare i ritiri idrici in fase di presa idraulica. Al di sopra è stata effettuata una finitura con intonaco minerale bianco KoMalt.F.

La copertura
Per completare un intervento dove il sughero è stato protagonista non poteva mancare l’isolamento degli elementi di copertura piana degli edifici, di fondamentale importanza dal punto di vista termoigrometrico.
Anche in questo caso sono stati utilizzati i pannelli di sughero biondo naturale compresso a grana media SoKoVerd.AF, disposti in uno strato su tutta la superficie da coibentare tra il solaio ed il manto impermeabile. I pannelli si sono integrati perfettamente nella struttura e il risultato è stato ottimo sotto tutti gli aspetti. Un edificio vivibile deve essere adeguatamente isolato dal caldo e dal freddo.
La protezione in sughero biondo naturale consentirà un risparmio energetico d’inverno, evitando la dispersione del calore dall’interno all’esterno, e una buona schermatura dal solleone durante d’estate, contribuendo a mantenere freschi gli ambienti riducendo al minimo l’energia richiesta dagli impianti di raffrescamento.

Sughero biondo naturale della tecnologia CoVerd promosso a pieni voti
Il giudizio degli addetti ai lavori su questo materiale è assolutamente positivo.
Lo confermano i tecnici coinvolti nella direzione ed assistenza ai lavori geometra Michelino Battista, architetto Guido Galbiati, architetto Vittorio Bertoletti. “In termini esecutivi il sughero biondo naturale ha risposto ottimamente anche all’isolamento delle travi, dei pilastri e di tutti quei punti critici che prima erano fonte di problemi. Con le soluzioni adottate i ponti termici non sono più un problema”.

Minime le difficoltà in fase applicativa
“Dal punto di vista tecnico il sughero non crea problemi in cantiere, soprattutto il prodotto in pannelli.
All’inizio c’è stato qualche problema nell’istruire le maestranze incaricate delle varie inusuali tipologie applicative ma poi una volta comprese le motivazioni e con la costante assistenza in cantiere è andato tutto bene. Le tecniche sono state apprezzate anche per la semplicità di realizzazione”.
– lo staff tecnico del CCL conferma il giudizio positivo su questo materiale a patto che sia rigorosamente certificato e ben impiegato”.
“Grazie alla strettissima collaborazione tra lo staff tecnico del Consorzio Cooperative Lavoratori di Milano, i progettisti e la Divisione Acustica di CoVerd”
– afferma il signor Angelo Verderio titolare della CoVerd – “Si sono potute affinare e mettere in pratica quelle tecnologie applicative di materiali che, oltre a soddisfare tutti i requisiti termici e acustici richiesti dalle attuali leggi, rispecchiano per autodisciplina i nuovi concetti di un’edilizia bioedile finalizzata alla casa bioclimatica”.Di conseguenza la scelta della qualità dei materiali per la coibentazione delle strutture edili, è stata affidata alle tecnologie applicative del sughero biondo naturale di CoVerd. “Un compito estremamente gratificante e tutto sommato abbastanza agevole per noi” – sottolinea il Geom. Massimo Murgioni Direttore Tecnico della CoVerd – “in quanto la scelta è caduta su materiali rispondenti ai canoni bioedili che noi utilizziamo e certifichiamo da anni. Materiali che, tra l’altro, sono già stati impiegati con successo in molte altre costruzioni residenziali e non. Quindi l’amalgamare una serie di materiali per ricavare la composizione delle strutture edili più rispondenti a tutti i requisiti di progetto è stata per noi un’opera di “sartoria bioedile “ che ci ha permesso di offrire finalmente alle utenze un manufatto reale e concreto di casa bioclimatica non basata sull’utopia ideologica”.