Anno XVI
Numero 2
Aprile 2004

Correzione acustica in un call center

Mezzo locale come prova, poi subito tutto il resto.
I risultati di comfort acustico sono andati addirittura oltre le previsioni iniziali e hanno convinto i vertici della PerkinElmer Italia Spa ad adottare il sughero anche in futuro.

Obiettivo raggiunto. Anzi, superato. Alla PerkinElmer Italia Spa di Monza avevano un problema di acustica in tre grandi ambienti adibiti a call center.

Però la Direzione era indecisa su come risolvere l’incoveniente e dopo aver contattato CoVerd ha scelto di cominciare con una prova: “Iniziamo con la metà di uno dei tre locali e vediamo se funziona… ovviamente riferendosi ad un calcolo preventivo sui risultati da conseguire”. Detto, fatto.
A esperimento finito, il risultato è stato così soddisfacente che i lavori sono subito partiti anche nell’altra metà del primo locale e negli altri due. Il collaudo finale ha poi dimostrato che il trattamento acustico ha permesso di ottenere tempi di riverbero addirittura migliori rispetto alle previsioni dei calcoli teorici iniziali. Inoltre gli ambienti sono migliorati dal punto di vista estetico ed è stata aggiunta una nota di colore al soffitto. Ora nei tre call center, battezzati Italia, Francia e Spagna, si lavora decisamente meglio e la produttività è aumentata.

L’intervento è stato realizzato dai tecnici della Divisione Acustica e dalle maestranze di CoVerd in 5 fasi:

  • 1 Rilievo fonometrico iniziale per rilevare i parametri acustici dell’ambiente in esame;
  • 2 Calcolo dei parametri acustici ottimali determinati in base alla volumetria e alla destinazione dell’ambiente;
  • 3 Elaborazione di un adeguato progetto che permetta il raggiungimento dei parametri acustici ottimali;
  • 4 Realizzazione del progetto elaborato con il coinvolgimento di personale qualificato e specializzato in bonifiche acustiche;
  • 5 Collaudo finale con gli opportuni rilievi strumentali.

Nel caso della PerkinElmer, l’analisi iniziale ha escluso l’esistenza di problemi legati alla rumorosità prodotta dall’esterno (traffico), all’interno dall’impiantistica (condizionamento…) o da attività rumorose contigue. L’esigenza era dunque quella di avere un controllo acustico all’interno dell’ambiente, per evitare le interferenze tra le varie postazioni degli operatori telefonici.
Trattandosi di un call center, dove l’attività si basa sul parlato, le due cause oggetto di disturbo sono state individuate: la prima nella trasmissione diretta dell’energia sonora prodotta dagli operatori e la seconda nelle riflessioni dell’energia sonora da parte di soffitto e pareti. Il principale indicatore delle caratteristiche acustiche di un ambiente confinato è il tempo di riverberazione, definito come il tempo necessario purchè un suono bruscamente interrotto decada di 60 db. Infatti, in un locale eccessivamente riverberante, si ha un lento decadimento dei suoni, con sovrapposizioni e reciproci mascheramenti, ed un incremento della rumorosità ambientale. Tutto ciò va a grave detrimento dell’intelligibilità sonora, in particolare del parlato. La soluzione delle interferenze tra postazioni non poteva che essere l’adozione di schermi protettivi, peraltro già esistenti, tra le varie scrivanie.
Per eliminare le riflessioni dell’energia sonora sulle strutture bisognava invece intervenire con l’inserimento di unità assorbenti al soffitto mediante adeguate controsoffittature. Per quanto riguarda le pareti, costituite in gran parte da vetrate, era solo possibile consigliare l’adozione di opportuni arredamenti, rivestimenti murali e tende alle vetrate. Tutti e i tre gli ambienti, Italia, Francia e Spagna, sono stati trattati con il sistema a soffitto Kontro mediante pannelli preformati e pretinteggiati in sughero biondo naturale dello spessore di 3 cm e densità 200/220 kg/mc. L’ancoraggio al soffitto è stato realizzato mediante un’intelaiatura metallica. Sono stati scelti i pannelli di sughero Kontro della CoVerd perché oltre a essere fonoassorbenti e termosiolanti sono imputrescibili, autoestinguenti, non gocciolanti, biologicamente puri, assolutamente non tossici e omologati dal Ministero in Classe 1 per la reazione al fuoco. Mantengono inalterate nel tempo e in qualsiasi condizione igrotermica dell’ambiente, le qualità di isolamento acustico e non contengono fibre minerali sfuse che possono entrare in ventilazione nell’ambiente da risanare. Inoltre la vasta gamma dei colori disponibili ha consentito la personalizzazione artistico-cromatica voluta dalla Direzione lavori.
E’ stata scelta una piacevole gradazione di grigio chiaro, medio e blu che ha migliorato notevolmente l’estetica.

Dott. Marco Raimondi