Anno XVI
Numero 3
Settembre 2004

Correzione acustica in un ristorante

Nel salone dei banchetti del ristorante “Le Querce” di Cantù è stato risolto con successo il problema del riverbero. I tecnici acustici, la tecnologia e i materiali di Coverd hanno reso possibile un intervento su misura che ha rispettato e valorizzato la qualità dell’ambiente.

Un silenzio ovattato ci accoglie nel salone dei banchetti del ristorante “Le Querce”, nel verde smeraldo del quartiere Mirabello di Cantù

Atmosfera elegante, grandi finestroni che danno su un parco di 20mila metri quadrati e finiture di pregio sono la caratteristica della zona ricevimenti di questo prestigioso locale, le cui origini risalgono a più di trent’anni fa.
Il salone fa parte integrante del ristorante ed è stato ristrutturato con il sughero all’inizio del 2004 per risolvere gravi problemi di acustica. “L’anno scorso la situazione era molto diversa da oggi, soprattutto dal punto di vista sonoro – ci spiega Maurizio Luraschi, titolare del locale – La sala è grande, di forma regolare e c’era un forte rimbombo di voci e di stoviglie, un vero problema per noi e per i nostri clienti”. Un classico di molti locali pubblici frequentati da un gran numero di persone (ristoranti, pizzerie, paninoteche, pub, disco-bar…), dove all’esigenza di proteggere l’ambiente dai rumori esterni si associa quella di ottenere un buon comfort sonoro interno.
Per correggere l’acustica del suo locale, il titolare del ristorante “Le Querce” si è affidato ai tecnici e alle maestranze della Divisione acustica di Coverd. “Tramite lo Studio di progettazione BBB di Cantù, abbiamo interpellato la CoVerd per uno studio preliminare di correzione acustica ambientale con relativo preventivo di spesa – spiega Maurizio Luraschi – Sono venuti dopo pochi giorni e mi hanno spiegato cosa avrei dovuto fare e a quali costi; non ci ho pensato su troppo e gli ho affidato i lavori”.

Nel primo sopralluogo è stato messo a fuoco il tipo di problema di cui soffriva il salone dei banchetti, in pratica una cattiva intelligibilità, un fastidioso brusio generato dagli avventori e l’eccessivo rumore causato dall’utilizzo di piatti e posate. Entrambi i disturbi erano esaltati – questo il guaio – da pareti nude che riflettevano i suoni senza smorzarli. Le conseguenze di questo persistente rimbombo erano ovvie, oltre che negative per l’attività del ristorante:
i commensali faticavano a comunicare tra loro e finivano per alzare la voce, aumentando ancora di più il livello sonoro di fondo;
c’era difficoltà a comunicare con gli inservienti, con conseguenti errori nel servizio;
mancava il giusto livello di privacy, con l’impossibilità di stabilire rapporti personali e d’affari. Per prima cosa i tecnici di Coverd hanno eseguito un accurato rilievo fonometrico, cosa che ha permesso di determinare il tempo di riverberazione adatto per quel particolare tipo di locale. Sulla scorta di quei dati è stato progettato nei dettagli il giusto intervento correttivo (che è consistito nella realizzazione di una efficiente controsoffittatura) e sono stati consigliati i materiali più adatti. I materiali, appunto. Per un intervento di questo tipo servivano elementi fonoassorbenti con un elevato coefficiente di smorzamento, soprattutto alle medie e alte frequenze. Non solo. Il salone dei banchetti aveva anche delle esigenze estetiche e di sicurezza da rispettare, per non snaturare la qualità del locale e per rimanere in regola con le leggi. Inoltre si preferiva l’impiego di un materiale naturale ed ecologico, in sintonia con l’ambiente circostante e con un tipo di cucina improntato a fantasia e tradizione. Fatti due conti, la scelta è caduta ancora una volta sul sughero biondo naturale della tecnologia Coverd, certificato, pretinteggiato in una vastissima gamma di colori e omologato dal Ministero dell’Interno nella Classe 1 di resistenza al fuoco, la più alta.

Tecnicamente il controsoffitto del ristorante “Le Querce” è stato realizzato con l’impiego di pannelli in sughero “SoKoVerd.C1”, mediante sottostruttura, anche questa frutto della tecnologia CoVerd.
Si tratta di pannelli di 3 cm di spessore in sughero biondo naturale supercompresso e preformato (densità di 200/220kg/mc), disponibili in formato di 50x50cm, 100x25cm e 100x50cm. La gamma di colori, come dicevamo, consente di realizzare infinite combinazioni di disegni e tonalità cromatiche. In questo caso è stata scelta una tonalità avorio, perfettamente adatta al contesto.
Il risultato finale? “
Sono pienamente soddisfatto – dice Maurizio Luraschi, gran capo della cucina al fianco dello chef Massimiliano Tansini – il problema del rumore è stato risolto e anche esteticamente il salone si presenta molto bene”.
E il prezzo? “Direi buono tutto sommato, anche più economico rispetto ad altre soluzioni che mi erano state prospettate”.

Michele Ciceri