Anno XXV
Numero 1
Settembre 2013

Vivere nel benessere con la filosofia certificata BBE

Benessere abitativo: più risparmio energetico, più comfort abitativo, più futuro.

Comfort e benessere abitativo sono la doppia faccia della stessa medaglia. Non vi può essere l’uno senza l’altro. Su questo doppio fattore si basano i principi tecnologici e costruttivi all’avanguardia utilizzati nelle più avanzate sistemi e prodotti, che coniugano così l’altissimo comfort abitativo con la salubrità di vivere in ambienti nei quali il clima determini il benessere dell’individuo.

Un’architettura con il concetto di bioedilizia climatica, rappresenta una costruzione dove le tecnologie applicative utilizzano le energie naturali rinnovabili per garantire condizioni di massimo comfort termico, igrometrico ed acustico in tutti i periodi dell’anno, con attenzione al contesto urbano e climatico, limitando drasticamente il fabbisogno di energia e di conseguenza la relativa impiantistica.

Questo quadro d’insieme si traduce in scelte progettuali coerenti ed innovative, che fanno dell’edificio una perfetta realizzazione di architettura bioedile, bioclimatica ed ecosostenibile dalle elevate prestazioni energetiche e con un superiore standard di comfort abitativo.

Che cos’è un edificio bioclimatico?

Un edificio bioclimatico interagisce non solo con l’ambiente esterno, ma anche con i suoi abitanti: come gli abiti forniscono all’uomo la seconda pelle, la casa funge da terza pelle, fornendo protezione, comodità, riparo ma anche comfort nei confronti degli agenti climatici esterni, assumendo una dimensione completamente nuova e più evoluta, ancora più vicina alle esigenze delle persone e all’idea del bene–abitare.

L’isolamento igrotermico, bioclimatico e bioedile dell’involucro è efficace perché consente di ridurre il fabbisogno di energia e crea le condizioni di comfort che rendono la casa vivibile al meglio in ogni stagione dell’anno.

Affinché la casa possa adattarsi al cambiamento delle condizioni esterne al pari di un organismo vivente è necessaria una profonda conoscenza delle tecnologie e dei materiali, lo studio dei fattori climatici e un’analisi precisa dell’influenza degli agenti esterni sui materiali stessi (temperatura, umidità, rumori).

Quali sono i criteri che orientato la scelta dei materiali da costruzione per la “terza pelle”?

I materiali, i prodotti e le tecnologie applicative consolidate rispondenti ai concetti della bioedilizia previsti per la costruzione sono di origine naturale e, sulla base delle loro caratteristiche biologiche, rispettano la salute delle persone e l’ambiente in cui esse vivono. Non esauriscono le risorse del pianeta, non inquinano in fase di costruzione e di esercizio, sono facilmente riciclabili una volta dismessi e sono rigorosamente italiani.

Come completare la sinergia tra “strutture edili” ed impiantistica per un elevato comfort abitativo?

Dell’importanza di un’edilizia ad alte prestazioni energetiche, sana per l’ambiente oltre che per le persone, si deve tenere conto nella progettazione e nella realizzazione delle strutture e soprattutto nell’impiantistica, optando per quelle tecnologie ecosostenibili più consolidate e vicine alle esigenze del comfort bioclimatico.

Gli impianti di riscaldamento, raffrescamento e di ventilazione devono essere concepiti per essere utilizzati solo per minime correzioni di un clima abitativo già buono in virtù delle caratteristiche strutturali dell’edificio, nell’ottica di garantire condizioni di massimo comfort termico, igrometrico ed acustico per tutto l’anno.

Questo insieme di sinergie “Luogo – Edifico – Impianti” crea un “organismo edile” che funge da “terza pelle”, interagendo tra l’ambiente interno e l’ambiente esterno.

Dal 2021 tutti i nuovi edifici UE avranno l’obbligo di essere costruiti secondo questo standard.
Con la casa passiva si risparmia fino al 90% sul costo del riscaldamento rispetto a un edificio tradizionale e l’80% rispetto alle abitazioni più moderne. Super isolamento, protezioni solari, materiali e impianti innovativi a basso consumo: sono queste alcune delle caratteristiche degli edifici “passivi”, uno standard che tutte le nuove costruzioni UE dovranno obbligatoriamente seguire a partire dal 2021. Benefici economici e minor impatto ambientale.

Elevato benessere termico senza dispersioni di calore, facendo a meno dell’impianto di riscaldamento “convenzionale” come caldaie o termosifoni. Si tratta di una casa a consumo zero che va progettata rispettando però una serie di requisiti. Il concetto di “passività” prevede un consumo energetico per il riscaldamento entro un limite massimo di 15 kilowattora all’anno per metro quadro, mentre il consumo di energia totale (comprensivo di luce, elettrodomestici e acqua calda) non deve superare i 40 kilowattora per metro quadro all’anno. Meno di un quarto rispetto ai consumi di un edificio tradizionale.

Gli elementi più importanti da considerare in fase progettuale sono: isolamento, orientamento, schermature, intonaci, illuminazione, elettrodomestici, serramenti, ventilazione, fonti rinnovabili. Per quanto riguarda i costi di costruzione di un edificio “passivo”, le cifre sono circa il 15-20% più alte rispetto alle case tradizionali. Ricordiamo però che tale costo viene ripagato nel giro di poco tempo dal minor peso della bolletta energetica. Coverd grazie alle proprie competenze e strumenti, è in grado di fornire una consulenza completa in merito a tutti gli aspetti fondamentali del benessere termo igrometrico e acustico. La creazione di un team interdisciplinare di progetto è necessaria per rispondere e risolvere tutte le problematiche legate alla costruzione di edifici, soprattutto dove si richiede che i vari aspetti in gioco siano coordinati tra di loro.

Angelo Verderio