Anno XXI
Numero 3
Settembre 2009

Prevenzione dei ponti termici e isolamento dei divisori in edifici bioedili

Il sughero biondo naturale, in densità e spessori diversi, si presta perfettamente a tutti gli interventi di isolamento termico e acustico

Uno degli errori più frequenti sia in fase di progettazione sia in fase di ristrutturazione di un edificio è quello di trascurare l’esistenza dei ponti termici,

ossia di quelle parti della struttura che presentano uno squilibrio termico identificabile in corrispondenza dei pilastri, delle corree, delle travi orizzontali e in  modo particolare negli angoli dei locali, i punti in cui più facilmente si formano condense che danno origine a muffe.

A prima vista un ponte termico può sembrare insignificante, ma a lungo andare può rivelarsi una problema molto serio. E’ dunque necessario intervenire preventivamente su questi punti per evitare l’insorgere di problemi che in un primo momento sono invisibili.

I punti più sensibili alla formazione di ponti termici sono i cordoli delle solette, il contorno delle travi e i pilastri. Anche il tetto è una zona nevralgica e anzi i ponti termici più dannosi  si formano proprio lungo le gronde, nell’intradosso e nell’estradosso, in modo particolare nei tetti in cemento armato, ma anche nei tetti in legno dove le travi portanti sono inserite nella struttura muraria.

La soluzione per prevenire il formarsi di ponti termici consiste nel dare una perfetta continuità all’isolamento tra la parete perimetrale, la sua copertura e il suo sottofondo.

Nel caso delle pareti perimetrali questo risultato può essere ottenuto realizzando una doppia muratura e ponendo all’interno un sandwich isolante costituito da pannelli di sughero biondo naturale SoKoVerd.AF o SoKoVerd.LV e ovatta vegetale KoFiVeg (oppure fibre di poliestere riciclate KoFiSin). L’isolamento di pilastri, corree e travi è ottenibile sempre con i pannelli di sughero biondo da utilizzare al momento del getto in cassero o per il rivestimento in una fase successiva.

Per l’utilizzo in cassero è preferibile un pannello di sughero biondo naturale compresso SoKoVerd.AF con una granulometria di 4/8mm per ottenere una buona adesione al calcestruzzo. Nell’intradosso di travi e pilastri è invece preferibile eseguire un rivestimento a cappotto con un pannello di sughero biondo naturale superkompatto SoKoVerd.LV a grana fine di 2/3mm  incollandolo alla superficie mediante l’adesivo a presa rapida PraKov.

E’ importante, per una protezione completa, che le strutture vengano rivestite con l’isolante su tutti e quattro i lati e che l’isolante, come nel caso del sughero biondo naturale di CoVerd, studiato appositamente per tali impieghi in modo da non creare problemi in fase di esercizio. Una protezione valida e completa dai ponti termici è anche il cappotto isolante esterno BioVerd, che ha il vantaggio di avvolgere per intero la struttura senza soluzione di continuità.

Questo sistema è l’unico possibile nel caso delle ristrutturazioni e delle riqualificazioni energetiche, laddove i ponti termici si sono già rivelati e causano problemi.

Per la protezione degli edifici dai rumori vale lo stesso concetto: la presenza di un ponte acustico rappresenta una vera e propria falla che i rumori sfruttano per aggirare lo strato isolante. I ponti acustici più insidiosi sono quelli costituiti dal contatto rigido non isolato tra le strutture, ad esempio tra la parete e il massetto di pavimento (o tra il massetto e il sormonto delle tracce degli impianti), attraverso i quali il rumore si trasmette per via solida anche a diversi piani di distanza.

E’ dunque importante prevenire i ponti acustici utilizzando gli stessi criteri dei ponti termici e materiali fonoisolanti. L’impiego di materiali isolanti con proprietà sia termiche sia acustiche facilita le operazioni e contiene la spesa complessiva.

Isolamento dai rumori e isolamento termico sono le caratteristiche che non possono mancare a una parete divisoria.

Per quanto riguarda i rumori, i requisiti sono quelli del Dpcm 5/12/95; riguardo alla termica, si tenga invece presente che le caratteristiche del divisorio contribuiscono alla prestazione energetica e al comfort termo-igrometrico dell’unità abitativa, specie in presenza di impianti di riscaldamento autonomi (tra due alloggi adiacenti a differente temperatura si può verificare un passaggio di calore dal più caldo al più freddo, un vero e proprio “furto”).

Per risolvere il problema del fonoisolamento e contemporaneamente dell’isolamento termico dei divisori tra alloggi, si possono costruire due tavolati in laterizio pesante utilizzando i blocchetti fonici NK8L (8 cm) o NK12L (12cm), avendo cura di porre sopra e sotto l’inserto delle strisce di sughero supercompresso KoFlex di 3-5-10 mm di spessore per ostacolare la propagazione strutturale di vibrazioni e onde sonore dal solaio e dal pavimento.

Nell’intercapedine andrà inserito un pacchetto a sandwich formato da un doppio strato di ovatta vegetale con all’interno un pannello di sughero biondo naturale supercompatto SoKoVerd. Il pannello termoisolante e fonoassorbente costituito da fibre di poliestere termolegate ottenute dal riciclaggio delle bottiglie in plastica KoFiSin, per le sue proprietà termiche e acustiche, può essere un’ottima alternativa all’ovatta vegetale KoFiVeg nel caso di pareti ad elevate prestazioni.

Geom. Emilio Capra