Anno XXII
Numero 1
Gennaio 2010

L’isolamento delle facciate ventilate

Il cappotto Bioverd di Coverd ottimizza l’isolamento termoacustico e consente la personalizzazione degli edifici utilizzando rivestimenti di varie qualità materiali

La durabilità nel tempo del materiale isolante è fondamentale nella valutazione economica di un isolamento a cappotto, tanto quanto l’efficienza della soluzione ed in modo particolare quando viene completato con una facciata ventilata.

A questo proposito, va ricordato che i materiali sintetici sono in genere poco resistenti al calore e che già temperature superiori ai 60°C ne accelerano il processo d’invecchiamento. Sono inoltre sensibili ai raggi UV e di conseguenza necessitano di una precisa protezione. Anche l’umidità  è un problema perché accelera il processo di deterioramento dei materiali e soprattutto ne altera le prestazioni isolanti.

I materiali molto igroscopici, in genere tutti quelli fibrosi di origine minerale e vegetale, quando assorbono umidità, perdono rapidamente il loro potere isolante perché l’aria che contengono viene espulsa dall’acqua assorbita. Vanno pertanto usati solo in situazioni di clima secco (30/35%UR) o protetti con barriere impermeabili.

Una tecnica di questo tipo è però sconsigliabile in presenza di facciate ventilate e comunque si finirebbe per compromettere la traspirabilità della soluzione. Mai come nel caso del cappotto, le migliori proprietà termoisolanti sono quelle del sughero biondo naturale prebollito SoKoVerd.LV,  un materiale traspirante e impermeabile grazie alla sua composizione cerosa/resinosa ed alle sue caratteristiche fisiche.

Cappotto Bioverd

Per questi motivi il cappotto Bioverd di sughero biondo naturale prebollito porta indiscutibili vantaggi anche nell’isolamento di facciate ventilate, una prassi molto in voga nell’architettura di oggi per motivi estetici e anche di efficienza energetica.

La facciata ventilata si realizza con il montaggio meccanico dei pannelli termoisolanti sulla parte esterna della muratura (esattamente come per un normale cappotto) e nella loro protezione tramite un rivestimento fatto di materiale di vario tipo (legno, fibrocemento, ceramica, pietre, vetro, alluminio) distanziato di alcuni centimetri in modo da consentire la ventilazione.

L’azione dell’aria che segue un moto ascensionale (come avviene nel tetto ventilato)  aumenta le capacità isolanti della struttura e contribuisce a rinfrescarla nella stagione calda quando l’insolazione fa salire la temperatura superficiale.

Se l’isolamento è un cappotto Bioverd, le caratteristiche naturali del sughero unite all’elevato valore di sfasamento temporale (vedi schema pag 7) di questo materiale portano a un risultato eccellente.

La stessa soluzione può invece comportare dei problemi di durabilità e salubrità quando lo strato isolante è fatto di pannelli di fibre minerali. Le forti escursioni termiche che la facciata subisce in un ciclo giornaliero prolungato nel tempo possono infatti deteriorare il materiale fibroso che poi, sfibrandosi, si deteriora liberando delle fibre.

L’elevato valore di sfasamento del sughero biondo naturale e le sue caratteristiche rendono il cappotto Bioverd adatto alle facciate ventilate soprattutto quando per il rivestimento esterno si scelgono colori scuri. Quello del colore è un aspetto fondamentale da non sottovalutare: “colore è calore”.

Le facciate

Le facciate, come detto, sono sottoposte all’insolazione diretta e tra un rivestimento chiaro e uno scuro ci sono molti gradi centigradi di differenza. Il moto dell’aria nell’intercapedine svolge un’azione mitigatrice, ma più sale la temperatura e la concentrazione di umidità e più si evidenziano limiti e problemi dei materiali sintetici e fibrosi, mentre il sughero biondo naturale prebollito SoKoVerd.LV conserva intatte le sue proprietà isolanti.

Il cappotto Bioverd sulle facciate ventilate non pone limiti alla fantasia dei progettisti e li lascia completamenti liberi di scegliere le tecniche applicative, i materiali e i colori più graditi per il rivestimento esterno degli edifici senza ripercussioni sul benessere termoigrometrico interno.

Anche dal punto di vista dell’isolamento acustico il sughero biondo naturale garantisce prestazioni ottime e costanti nel tempo grazie alle sue caratteristiche naturali di massa elasticità.

L’applicazione di Bioverd sulle facciate ventilate è facile e possibile su ogni tipo di edificio, anche multipiano, in virtù dell’omologazione in euroclasse B per la reazione al fuoco dei pannelli intonacati in linea con i nuovi indirizzi Nazionali e della Comunità Europea.

Un altro vantaggio di questo sistema è la possibilità di eliminare in modo radicale anche i ponti termici puntiformi che si possono creare a livello degli ancoraggi comunemente usati per fissare il rivestimento alla facciata.

Questo grazie al particolare sistema di ancoraggio che permette di posare prima tutto il cappotto e poi la struttura metallica portante del rivestimento scelto. La tecnologia applicativa del cappotto in sughero Bioverd permette di ridurre considerevolmente i tempi tecnici di esecuzione, risolvendo le usuali problematiche dei sistemi tradizionali sinora utilizzati.

Diana Verderio