Anno XXI
Numero 2
Aprile 2009

L’isolamento dei sottofondi

Termica e acustica: per le alte prestazioni servono soluzioni robuste

Il Dlgs 192/2005 stabilisce che il valore della trasmittanza termica U di strutture opache verticali e strutture opache orizzontali o inclinate (coperture e pavimenti) a ponte termico corretto, delimitanti il volume riscaldato verso l’esterno, ovvero verso ambienti non dotati di impianto di riscaldamento.

Di fatto la norma sottolinea l’importanza dell’isolamento dei sottofondi ai fini della prestazione energetica dell’edificio. Una sottolineatura importante, che ben si accompagna al ricorso sempre più diffuso al sistema di riscaldamento a pavimento per i vantaggi che questo comporta in termini di risparmio energetico e comfort abitativo.

Il valore aggiunto in termini di risparmio energetico e comfort di un impianto di riscaldamento a tubi radianti a bassa temperatura sarebbe tuttavia annullato se al setto del pannello radiante mancasse un adeguato isolamento o nel caso venissero impiegate soluzioni isolanti insufficienti: il calore emesso dalle serpentine si disperderebbe infatti verso il basso, con il risultato di riscaldare l’appartamento sottostante.

Per evitare questo inconveniente è opportuno che i sottofondi delle partizioni orizzontali siano sempre ben isolati con un materiale ad alte prestazioni termiche. L’impiego di un prodotto idoneo, come vedremo, può inoltre far risparmiare centimetri preziosi.

La protezione dai rumori

Non si può dimenticare che i sottofondi sono di primaria importanza per il raggiungimento dei requisiti acustici passivi previsti dal DPCM 5.12.1997 e che il loro isolamento influenza il comfort acustico delle abitazioni. Il rumore di calpestio è la sorgente principale di disturbo negli alloggi plurifamiliari.

Ciò che lo differenzia dal rumore aereo è il fatto di essere più insidioso: i rumori aerei possono infatti essere confinati all’interno dell’ambiente disturbante mentre i rumori impattivi si propagano per via strutturale anche in ambienti distanti a seconda delle caratteristiche dell’edificio.

Per la misurazione dei rumori impattivi si ricorre all’indice di valutazione del rumore di calpestio: più è basso e migliore è la struttura in esame. Il DPCM 5.12.1997 prevede un indice di valutazione del rumore di calpestio di 63 dB per gli edifici residenziali.

Tale indice, che nel caso di edifici nuovi va sempre verificato a fine lavori con un collaudo in opera, è misurabile con uno strumento chiamato macchina del calpestio secondo regole standard contenute nella normativa tecnica.

L’unica soluzione efficace per contenere i rumori di calpestio entro i parametri di legge è il pavimento galleggiante costituito da due strati rigidi (la soletta e il massetto) separati da uno strato elastico (isolante). La funzione dello strato elastico è quella di attenuare i rumori in modo che la trasmissione dell’energia tra le due componenti rigide sia il più possibile contenuta. Nello stesso modo dovranno essere contenute le trasmissioni tra il massetto e gli elementi verticali (pareti) che a loro volta possono essere costituire una via nascosta di trasmissione del rumore.

Il pavimento galleggiante dovrà essere realizzato con materiali e prodotti aventi i seguenti requisiti: un’adeguata elasticità sotto i carichi statici e dinamici; una buona e costante attenuazione acustica; una sufficiente resistenza meccanica; un buon isolamento termico e igrometrico; una buona durabilità.

La scelta dell’isolante

Materiali leggeri e non fonoisolanti possono assolvere alla funzione termica ma non a quella acustica. Viceversa, un unico materiale con ottime prestazioni termiche e acustiche fa risparmiare sia in fase di acquisto sia in fase di posa in opera e permette di raggiungere i requisiti minimi previsti dalla legge ma anche gli standard richiesti dagli edifici ad alte prestazioni. Il materiale che meglio di tutti risponde a queste caratteristiche e che in più rispetta i canoni della bioedilizia è il sughero biondo naturale.

Le soluzioni di Coverd per l’isolamento dei sottofondi si basano sull’impiego dell’impasto di sughero in granuli SugheroLite + KoGlass e di pannelli di sughero biondo naturale SoKoVerd. Entrambi questi prodotti, impiegati con le tecniche opportune, sono in grado di creare uno strato elastico caldo e silenzioso perfettamente efficace contro i rumori e le fughe di calore; tenendo presente che, come per il cappotto e le pareti verticali divisorie, i sottofondi sono un sistema dove i materiali e le tecniche costruttive collaborano al raggiungimento del miglior risultato finale. In funzione del tipo di impiantistica è possibile scegliere la stratigrafia e la soluzione isolante in grado di garantire il risparmio maggiore, anche in termini di spessori.

Nel caso di un’abitazione dove è stato previsto un impianto di riscaldamento a tubi radianti a bassa temperatura alloggiato nel pavimento, una soluzione isolante del tipo SugheroLite è sicuramente è sicuramente la scelta più conveniente. Essa infatti proteggerà dai rumori grazie alle proprietà fonoisolanti del sughero e nel contempo permetterà di fare a meno del tappetino isolante sintetico che solitamente accompagna gli impianti riscaldanti a pavimento (le clip delle serpentine possono essere agganciate direttamente alla rete).

Risultato: protezione termica e acustica buone con spessori e spesa inferiori.

Prestazioni ancora più elevate possono essere raggiunte con soluzioni isolanti che prevedono l’impiego di SugheroLite in aggiunta a sughero in pannelli SoKoVerd o eventualmente con il solo uso dei pannelli. La protezione termica e acustica più efficace per ogni tipo di struttura può essere definita con successo in fase progettuale.

Dott. Alberto Manzoni