Tetto bioedile
La marcia verso il recupero bioecologico dei sottotetti come spazi abitativi igienici e confortevoli procede a pieno ritmo, forte dei rassicuranti risultati ottenuti con la tecnologia applicata del sughero biondo naturale come isolante termico a controllo igrometrico.
Crediamo di non sbagliare se affermiamo che gli sforzi da parte della bioedilizia per fornire negli ultimi sette anni una risposta valida alle esigenze igienico sanitarie nel recupero dei sottotetti, siano stati puntuali e mai disattesi: sette anni da quando nel 1996 la Regione Lombardia si dotò per prima del tanto agognato strumento normativo (Legge regionale n°15 del 15/07/96) destinato ad avallare l’uso abitativo dei sottotetti e, finalmente, a stroncare la compiacente tolleranza degli organi di controllo sanitario che durava ormai da svariati decenni. Un’affermazione, la nostra, che trova concordi anche molti esperti di Igiene Edilizia, per i quali l’uso residenziale di questi preziosi volumi comporta, oltre la conservazione e la salute dell’edificio, anche e soprattutto, il soddisfacimento del comfort e del benessere termico di chi abita la mansarda, raggiungibile in primis con la realizzazione di un tetto ventilato e, di conseguenza, di un attento intervento di isolamento bioclimatico con materiali basso emissivi e durevoli (oltre naturalmente attraverso il rispetto dei necessari requisiti delle altezze minime, del rapporto aeroilluminante, degli impianti di evacuazione e dell’eliminazione delle barriere architettoniche).
E’ quindi solo grazie a una sana e mirata coibentazione che si può giudicare igienicamente idonea la resistenza termica delle partizioni di un sottotetto, verificabile attraverso il calcolo del numero di kilocalorie che passa attraverso 1 mq delle strutture in un’ora e per differenza di 1°C fra le due facce della parete.
Ed è proprio in questo quadro che la composizione del nostro contributo si fa più concreta: con l’utilizzo in tutti i progetti di recupero dei pannelli in sughero naturale biondo superkompatto SoKoverd.LV a granulometria fine tra 2 e 3mm (biologicamente puro, imputrescibile e inalterabile nel tempo) e della tecnologia della ventilazione sottomanto, abbiamo ottenuto il duplice successo di contribuire a realizzare mansarde salubri, prevenendo la concentrazione di sostanze nocive alla salute e garantendo un clima interno equilibrato e privo di umidità, e al tempo stesso a garantire valori di resistenza termica delle partizioni dei sottotetti tali da raggiungere sempre e comunque l’idoneità igienica richiesta. Vale a dire:
- la resistenza termica totale è risultata maggiore di 1mq h °C/Kcal per le zone climatiche con temperatura inferiore a 6°C nel mese più freddo;
- la resistenza termica totale è risultata maggiore di 0,8 mq h °C/Kcal per le zone climatiche con temperatura superiore a 6°C nel mese più freddo.
E’ dunque chiaro come il passaggio da un sottotetto non praticabile a una nuova unità residenziale igienicamente valida debba necessariamente passare attraverso la triplice fase:
1 della scelta di un materiale isolante biocompatibile adatto all’isolazione termica, igrometrica, acustica e bioclimatica, tutte caratteristiche racchiuse nel sughero naturale biondo SoKoverd.LV: con una conducibilità termica pari a 0,042 W/m°K, questi pannelli superkompatti di granulometria fine 2/3 mm. sono privi di additivi e leganti artificiali e non rilasciano sostanze tossiche, frenano in toto la trasmissione del caldo e del freddo per conduzione e irraggiamento e sono impermeabili ma traspiranti, qualità necessarie per evitare infiltrazioni ed espellere vapori e umidità;
2 della realizzazione di una camera di ventilazione tra l’isolante e le tegole, un’intercapedine che garantisce il passaggio di una salutare lama d’aria dalla linea di gronda al colmo;
3 del corretto calcolo della resistenza termica, troppo spesso trascurato e che invece è di primaria importanza, dato che risulta dalla complessa sommatoria dei seguenti fattori:
- resistenza liminare interna, intesa come resistenza superficiale aria interna – parete;
- resistenza liminare esterna, cioè la resistenza superficiale aria esterna – parete;
- calcolo dei coefficienti di conducibilità termica dei materiali che costituiscono i vari strati;
- spessore degli strati dei diversi materiali di cui sono composte la pareti.
Angelo Verderio